Mondiale Under 20: Colpaccio del Mali, la Germania eliminata. Rigori ancora benevoli al Brasile

HAMILTON, NEW ZEALAND - JUNE 14: Jean of Brazil celebrates after saving a goal in a penalty shoot out to win the FIFA U-20 World Cup New Zealand 2015 quarter final match between Brazil and Portugal held at Waikato Stadium on June 14, 2015 in Hamilton, New Zealand. (Photo by Hannah Peters/Getty Images)

Mali – Germania 1-1 (4-3 d.c.r)

Incredibile ma vero! La Germania, campione europeo under 19 in carica, favorita numero uno alla vittoria finale del torneo, viene eliminata dalla favola Mali che regge l’urto tedesco e passa ai calci di rigore. La nazionale tedesca inizia male la gara perdendo al 10′ il gioiellino Stendera, che esce per infortunio e viene sostituito da Dudziak. Al 38′ però la squadra allenata da Wormuth passa in vantaggio grazie a una bella conclusione in diagonale di Brandt. Nella ripresa i tedeschi hanno l’opportunità di chiudere la gara grazie al rigore procurato da Dudziak per fallo di Sacko. Dal dischetto Mukhtar però si fa parare il tiro da Diarra che tiene ancora in gara i suoi. Il Mali infatti trova il pari pochi minuti dopo con Coulibaly che stacca di testa sul calcio piazzato battuto da Kone.  La Germania prima della fine dei 90′ ha un’altra occasione con Mukhtar ma il giocatore del Benfica sbaglia clamorosamente da pochi passi. Ai supplementari la partita si fa molto fisica e il gioco è intervallato da tanti falli da entrambi i lati I 120′ non bastano e ai rigori prima sbaglia il Mali ma poi negli ultimi due rigori decisivi la Brandt e Stark calciano male e regalano la semifinale agli africani.

Uzbekistan – Senegal 0-1

Finisce ancora una volta ai quarti di finale la corsa dell’Uzbekistan che però rispetto a due anni fa, dove nel mondiale in Turchia furono eliminati dalla Francia che poi divenne campione del Mondo, si piegano ad un avversario che poteva essere alla portata degli asiatici. Il Senegal però ha meritato il passaggio del turno rendendosi più pericoloso e creando molto più gioco. Nella prima frazione di gioco gli africani si rendono pericolosi con una conclusione di Gomis che viene deviata in angolo da Khamraev. Nella ripresa si ripete ancora una volta il duello ma il portiere uzbeko dice ancora una volta no al centrocampista senegalese. Al 77′ Niang recupera palla a centrocampo e serve sull’esterno Nassalan che con un secco doppio passo si libera di Ashurmatov e mette dentro per il liberissimo Thiam, bravissimo nel colpire di prima e battere Khamraev. Il Senegal vola in semifinale dove troverà un Brasile super motivato.

Brasile – Portogallo 0-0 (3-1 d.c.r)

A Hamilton va in scena uno degli incontri più belli di questi Mondiali. Il Brasile di Judivan e soci che affronta il Portogallo dei talenti Martins,  Guzzo e Ivo Rodrigues. Partono bene i lusitani che si rendono pericolosi con un colpo di testa di Nunes che costringe Jean ad allungarsi e allontanare i tuffo il pericolo. Poco più tardi viene annullato un gol alla formazione brasiliana per un presunto fallo di Danilo in area di rigore, con il capitano brasiliano accusato di essersi appoggiato nel momento dello stacco di testa. Nella ripresa il Portogallo aumenta di ritmo e fa soffrire la formazione carioca. Duarte va vicinissimo al bersaglio a inizio ripresa ma il suo colpo di testa esce di pochissimo a lato dalla porta difesa da Jean. Ramos imbecca in area Lopes, che si gira in maniera repentina e becca in pieno il palo con Jean già praticamente battuto. Nei supplementari è un dominio portoghese. Lopes viene trovato ancora una volta in maniera splendida dalle retrovie, ma l’esterno, di testa, sbaglia un gol già fatto. Stesso discorso per Martins che scappa via in velocità ai difensori brasiliani e arrivato di fronte a Jean calcia fuori. I rigori però portano bene al Brasile che, dopo aver eliminato agli ottavi proprio ai tiri dagli undici metri l’Uruguay, devono ringraziare ancora una volta la fortuna.

USA – Serbia 0-0 (5-6 d.c.r)

Anche la semifinale tra Stati Uniti e Serbia finisce ai rigori, con i serbi che rimangono l’unica squadra europea ancora in gioco. Nel primo tempo Antonov costringe Steffen a deviare la sua conclusione in angolo. Dall’altra parte Thompson va vicino al gol colpendo d’esterno dal centro dell’area un pallone servitogli alla perfezione da Arriola. Nella ripresa si sveglia Zivkovic che prima con un bel diagonale, che esce di poco, e poi con una punizione, fa tremare la porta statunitense. Gli americani però sprecano un’altra grossa occasione con Thompson che aggancia in area il pallone servitogli da Delgado ma non riesce da terra a girare in rete. La Serbia risponde subito con una conclusione violentissima di Milinkovic-Savic che però trova un super Steffen a negargli il gol. A tempo quasi scaduto Rubin ha l’occasione per beffare i serbi e mandare i suoi in semifinale ma l’attaccante si fa murare da Rajkovic. Nel primo dei tempi supplementari la Serbia sbaglia clamorosamente il gol qualificazione con Mandic che da buona posizione al posto di tirare serve all’interno Saponic che a porta vuota riesce clamorosamente a sbagliare. Ai rigori le due squadre dimostrano entrambe di non voler mollare questo mondiale, merito anche dei due portieri, Steffen e Rajkovic, che tengono a galla le proprie nazionale. Alla fine però la sorte decide di premiare la Serbia che va dritta dritta in semifinale a incontrare non la Germania, ma bensì il Mali.

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Nato a Siniscola, in provincia di Nuoro, in una notte d'ottobre del 1993, sin da quando è un bambino si appassiona al calcio. Raggiunta la maturità in terra sarda, decide di spostarsi a Milano per star vicino al suo grande amore, l'Inter.
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