CSKA – Krasnodar 1-1 – Sotto la neve il CSKA si inceppa. I tori vedono la Champions League

CSKA - Krasnodar 1-1

 

43 punti il CSKA Mosca, terzo in classifica. 47 punti il Krasnodar, secondo e momentaneamente ai preliminari di Champions League. Per i rossoblu – raggiunti dal Rubin Kazan e solo a +1 sulla Dinamo Mosca (che ha però una gara in meno) è l’ultima chiamata per giocare il prossimo anno la competizione continentale per club più importante. Per i tori c’è l’opportunità di andare in fuga. E’ questo il big match di giornata in Russian Premier League.

LE FORMAZIONI: Il CSKA non può fallire, ed ecco quindi che Slutskiy, che ha tutti a disposizione salvo Dzagoev, manda in campo quella che è la formazione tipo: tra i pali capitan Akinfeev; linea difensiva a quattro composta (da destra verso sinistra) da Mario Fernandes, Vasily Berezutskiy, Ignashevich e Nababkin. In mediana agiscono Wernbloom e Natcho; linea di trequartisti con Tosic, Eremenko e Milanov; unica punta il nigeriano Ahmed Musa. Tradizionale 4-1-4-1 anche per Kononov, che devo fare a meno di Jedrzejczyk e Joaozinho, entrambi lungodegenti. Davanti a Dykan agiscono Kaleshin, Granqvist, Sigurdsson e Sergey Petrov, mentre l’uzbeko Akhmedov gioca poco più avanti. Izmailov, Pereyra, Shirokov e Mamaev sono i centrocampisti; Ari come sempre occupa il ruolo di prima punta.

AVVIO AI CENTO ALL’ORA – Sotto il nevischio che colpisce la Khimki Arena, le due squadre partono subito fortissimo. Al 4′ c’è già la prima occasione della gara: Mario Fernandes prova un diagonale dalla destra che si spegne poco a lato della porta difesa da Dykan. Tempo un minuto, ed arriva la risposta del Krasnodar: cross basso di Izmaylov, Pereyra impatta male e Akinfeev salva. Ritmi infernali. Settimo minuto: splendida verticalizzazione di Pereyra per Ari che, da dentro l’area, calcia in malo modo: palla sull’esterno della rete. L’occasione più nitida ce l’hanno i padroni di casa, al 12′: cross di Milanov, la difesa neroverde si dimentica completamente di Tosic che colpisce di testa, completamente indisturbato, dall’altezza del dischetto del rigore, ma manca clamorosamente il bersaglio. Col passare del tempo le due squadre calano anche di intensità: i tori provano a far girare la sfera cercando varchi tra le maglie rossoblu, i moscoviti si affidano a qualche sporadica ripartenza che non porta risultati. Nella mezzora successiva va sottolineata così soltanto l’uscita del sole sul terreno di gioco. Ma al 43′ succede quello che non ti aspetti: Natcho calcia un’innocua punizione dalla trequarti, tutti si dimenticano di marcare Pontus Wernbloom che, liberissimo, incorna la sfera e batte l’incolpevole Dykan. 1-0 a fine primo tempo per il CSKA, quasi insperato.

WANDERSON ENTRA … E SEGNA – La ripresa (nel frattempo è tornato a nevicare) si apre subito con un cambio per Kononov: fuori uno spento Izmailov, dentro Laborde. I risultati scarseggiano, complice la giornata storta dei centrocampisti del Krasnodar che raramente riescono a cambiare passo. Ecco, quindi, che ci si affida alle palle inattive. Sessantadue minuti sul cronometro: Ari di testa impatta il pallone sugli sviluppi di un calcio d’angolo, ma la difesa del CSKA allontana. Poco dopo, ancora da un calcio d’angolo, a provarci sono i padroni di casa, con una conclusione di Natcho – deviata – che sfiora l’incrocio dei pali. Al 74′ Kononov cambia ancora: fuori Pereyra e Kaleshin, dentro Wanderson e Bystrov per dare più rapidità e frizzantezza ai suoi. E’ la scelta che cambia la gara. Al 78′ ci prova l’ex Zenit San Pietroburgo con una rovesciata che sfiora la traversa con Akinfeev battuto. Il goal è nell’aria. Arriva all’ottantottesimo: finalmente il Krasnodar crea un’azione col marchio di fabbrica, fatta di tocchi di prima: Shirokov serve Wanderson appena dentro l’area: il brasiliano controlla, rientra sul destro e piazza la palla dove Akinfeev non può arrivare. 1-1. CSKA fuori dai giochi per il secondo posto, neroverdi che continuano a sognare.

 

TABELLINO
Reti: 44′ P.Wernbloom, 88′ Wanderson
Ammoniti: P.Wernbloom, P.Mamaev, A.Granqvist, Ari, K.Nababkin

CSKA Mosca (4-2-3-1): I.Akinfeev 6; M.Fernandes 6; V.Berezutskiy 5,5, S.Ignashevich 6, K.Nababkin 5,5; P.Wernbloom 6,5, B.Natcho 6; Z.Tosic 5,5 (dal 67′ A.Cauna 5), R.Eremenko 5, G.Milanov 5,5 (dal 77′ C.Strandberg 5,5); A.Musa 5. A disposizione: S.Chepchugov, N.Chernov, A.Berezutskiy, G.Schennikov, A.Golovin, D.Efremov, K.Panchenko. Allenatore: Leonid Slutskiy 5,5

Krasnodar (4-1-4-1): A.Dykan 6; V.Kaleshin 6 (dal 74′ V.Bystrov 6,5), A.Granqvist 6, R.Sigurdsson 5,5, S.Petrov 5,5; O.Akhmedov 5,5; M.Izmailov 5,5 (dal 46′ R.Laborde 5,5); M.Pereyra 6 (dal 74′ Wanderson 7), R.Shirokov 6,5, P.Mamaev 5,5; Ari 6. A disposizione: D.Kavlinov, A.Sinitsyn, A.Martynovich, O.Lanin, R.Adzhindzhal. Allenatore: Oleg Kononov 6,5

About Matteo Mongelli 153 Articoli
Classe '94, piemontese di nascita, tra un esame universitario e l'altro segue il calcio alle temperature più improbabili, dalla Scandinavia alla vecchia terra degli Zar. Russofilo e (a breve) russofono, sogna di diventare direttore sportivo e di vivere a San Pietroburgo. Guai a disturbarlo quando gioca il Krasnodar: potrebbe uccidere.
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