
Dopo l’anticipo del venerdì, dove il Banfield ha rifilato un poker all’Atletico Rafaela (clicca qui per rivivere le emozioni del match), continua la seconda giornata della Primera División argentina, che stanotte ha visto le affermazioni di Estudiantes, Velez, Huracan e Tigre.
Adesso in cima alla classifica sono tre le squadre a punteggio pieno (aspettando le risposte delle big): a comandare le operazioni (per differenza reti) è il Velez Sarsfield, che ha avuto la meglio del Crucero del Norte con il punteggio di 2-1; ad aprire le danze è Ariel Cabral al 49esimo minuto di gioco, quando “El Taza” infila “l’arquero” avversario Caffa con un insidioso colpo di testa su un cross del compagno di squadra Rolon. Dopo il gol del vantaggio, “El Fortin” continua ad assediare la metàcampo degli avversari, che dopo aver vacillato sull’occasionissima di Pavone, il quale manda alto da due passi, sono costretti a capitolare nuovamente a 10 minuti dal termine, quando Yamil Asad semina avversari per strada e si presenta a tu per tu con il portiere avversario, che viene infilato con grande freddezza. Nonostante ciò, il Crucero del Norte non getta la spugna e riapre il match pochi minuti dopo, con una bella conclusione da fuori area del paraguiano Martinez , che fa tremare i padroni di casa ma non riesce a lanciare la tanto sperata rimonta.
Risponde presente anche il Rosario Central, che ha la meglio del Tigre sempre con il risultato di 2-1, anche se la partita sarà ricordata per le tante polemiche ed un bruttissimo episodio accaduto all’allenatore del Tigre Gustavo Alfaro. Dopo un primo tempo un pò avaro di emozioni, che vede le due squadre andare al riposo sul punteggio di 0-0, la partita si accende (negativamente) intorno al 20esimo minuto, quando l‘arbitro è costretto a sospendere il match, in quanto l’allenatore del “Matador”, Gustavo Alfaro, viene colpito da un oggetto contundente lanciato da un tifoso avversario; dopo parecchi minuti d’apprensione, alla luce anche della brutta ferita alla testa rimediata dall’allenatore, è stato proprio quest’ultimo a dire all’arbitro di portare a termine il match dicendo queste parole: “El fútbol argentino es una vergüenza. Por un idiota, la culpa no la tiene toda la gente”. Il caso vuole che pochi minuti dopo la ripresa del match è proprio la formazione di Alfaro ad andare in vantaggio con una goffa autorete di Gomez, che manda il pallone nella propria porta dopo un cross di Itabel. Ma la gioia del vantaggio non dura molto per i giocatori del Tigre, che sono costretti ad alzare bandiera bianca dopo appena 2 minuti, quando Niell (entrato ad inizio ripresa al posto di Delgado) batte il portiere avversario con una bella conclusione mancina dal limite, anche se va sottolineata la complicità di Paños, completamente fuori posizione. Da qui in poi comincia l’assalto del Rosario Central, che, complici le espulsioni di Larrondo e Gonzalez, rinchiude gli avversari nella propria metàcampo sino a quando non trova la rete del tanto atteso sorpasso, che arriva al 13esimo minuto di recupero, quando Ruben, raccogliendo al meglio un ottimo assist di tacco di Gustavo Colman, circumnaviga l’uscita del portiere e deposita il pallone in rete; nell’occasione, però, va segnalata la chiara posizione di fuorigioco del centravanti de “La Academia rosarina”, non ravvisata dall’assistente.

Vittoria importante anche per l’Estudiantes, che riesce a portare a casa i tre punti anche se con una prestazione non proprio entusiasmante. Nel primo tempo a fare la partita è senza dubbio la “Pincharrata”, che prima della mezz’ora sfiora la rete del vantaggio in due occasioni: il primo a provarci è David Barbona con una stoccata dal vertice destro dell’area di rigore, sulla quale Moyano si oppone in maniera efficace, mentre il secondo è Cerruti, che cerca di indirizzare in rete una palla vagante in area dopo un traversone di Rosales, su cui il portiere del Godoy Cruz si oppone con una parata di piede alla “Garella”. Nella ripresa il copione cambia notevolmente. La formazione ospite prende coraggio, comincia a macinare gioco e riesce anche a trovare la rete del vantaggio con Fernandez, che concretizza una bella azione di rimessa, mandando al bar tre difensori con una finta e battendo il portiere avversario con una conclusione precisa. Ma il vantaggio ospite non dura molto, infatti i biancorossi rimettono le cose al proprio posto dopo appena cinque minuti, quando Juan Alvacete infila il proprio portiere con una sfortunata deviazione su cross di Gil. La vera svolta, però, arriva al 73esimo, quando l’arbitro assegna ai padroni di casa un rigore (parecchio discutibile) per un presunta trattenuta di Galeano ai danni di Carrillo; dal dischetto si presenta lo stesso centravanti della “Pincharrata”, che realizza con grande freddezza e regala ai suoi i tre punti.
Negli altri match della giornata, vittoria di misura per l’Huracan, a cui basta la rete di Abila, che approfitta di un erroraccio del portiere avversario, per avere la meglio dell’Arsenal de Sarandi, mentre finiscono in parità i match tra San Martin S.J. e Gimnasia L.P, dove al vantaggio ospite di Meza ha risposto Vera (su rigore) per i padroni di casa, e tra Olimpo e Racing Club, terminato a reti bianche.
Velez Sarsfield-Crucero del Norte 2-1 (Cabral, Asad; Martinez)
Rosario Central-Tigre 2-1 (Niell, Ruben; Gomez (ag)
Estudiantes-Godoy Cruz 2-1 (Alvacete (ag), Carrillo; Fernandez)
Huracan-Arsenal Sarandi 1-0 (Abila)
San Martin San Juan-Gimnasia La Plata 1-1 (Vera; Meza)
Olimpo-Racing Club 0-0
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