Anomalia Bundesliga: un fondo classifica di nobili decadute

Bundesliga

Amburgo, Borussia Dortmund, Werder Brema e Stoccarda: parte dell’aristocrazia del calcio tedesco vive un momento incredibilmente difficile.

Impensabile, soprattutto, che i gialloneri si ritrovassero ad annaspare nelle sabbie mobili della zona calda della classifica di Bundesliga, dopo essere stati una delle squadre più brillanti di tutto il panorama europeo negli ultimi anni. La compagine di Jürgen Klopp anche quest’anno deve fare i conti con un gioiello che se n’è andato (Lewandowski) ed un altro che se ne andrà (Marco Reus). Verrebbe quindi da chiedersi se le continue voci sulla scheggia bionda siano fondate, se vi sia davvero lo spettro del Bayern Monaco per l’ennesima volta pronto ad uno scippo clamoroso.

Le dichiarazioni di Reus meno di un anno fa lasciavano molto ben sperare i tifosi, quando augurò le migliori fortune a Götze e Lewandowski, aggiungendo però che i soldi non sono tutto e che non sarebbe mai passato ai bavaresi. Si sa però che i giuramenti d’amore nel calcio lasciano il tempo che trovano, che calciatori e procuratori hanno memoria molto corta, e che tutto può cambiare ad una velocità inimmaginabile. Possono tutte queste domande ed incertezze aver minato la serenità dell’ambiente giallonero? Lo scopriremo solo vivendo. Se però, oltre a questo, aggiungiamo lo scetticismo nei confronti di Immobile da parte di stampa, ex calciatori famosi e parte della tifoseria, il quadretto non è dei più fiabeschi.

“Ich bin Verantwortlich”. La responsabilità è mia. Con queste parole Armin Veh saluta la panchina della Stoccarda, dopo la gioia provata nel riabbracciarla quest’estate. Sette sconfitte in dodici partite (peggior rendimento a pari merito con il Borussia Dortmund), ventisei gol subiti (peggior difesa a pari merito con il Werder Brema), ultimo posto in classifica con nove punti: numeri spaventosi. A questo si aggiunge lo scoramento da parte dell’ormai ex allenatore, che più volte si è chiesto, anche di fronte a giornalisti, come la sua squadra potesse subire gol tanto stupidi. Pare che il ritorno dell’olandese Huub Stevens sia vicino, dopo che egli stesso aveva salvato capra e cavoli nel maggio scorso, mantenendo per il rotto della cuffia la squadra in massima serie. Certo è che lo Stoccarda dovrà fare molto più di quanto mostrato finora: le attenuanti ci possono essere, ma una piazza come questa ha il dovere di non restare immischiata in zona retrocessione.Eintracht Frankfurt v Bayer Leverkusen - Bundesliga

Amburgo e Werder Brema sono due squadre che vanno trattate insieme, accomunate ad una grande rivalità, e fresche di scontro che ha visto trionfare Van der Vaart e compagni per 2-0. Derby del Nord che ha visto affrontarsi due compagini che da qualche anno non sono più parte dell’élite tedesca, dopo aver fatto la storia del calcio germanico. Il Werder, dopo l’exploit della stagione 2009/2010 in cui aveva conquistato il terzo posto e centrato in agosto la qualificazione alla Champions League contro la Sampdoria, ha collezionato solo piazzamenti mediocri in campionato. Un tredicesimo, un nono, un quattordicesimo ed un dodicesimo posto: troppo poco per una squadra che negli anni precedenti era abituata a fare paura in Europa League (per diverse edizioni è stata lo spauracchio anche delle italiane) arrivando addirittura in finale nel 2009, riscuotendo al contempo successi in patria come la DFB Pokal vinta nello stesso anno.

Se Sparta piange, però, Atene non ride. L’Amburgo non assapora l’Europa dal 2010, quando venne eliminato dal Fulham in semifinale, giusto un anno dopo l’eliminazione patita proprio dal Werder nello stesso turno. I Rothosen sono da anni protagonisti di un’altalena da brivido in campionato, con piazzamenti che variano da un tranquillo settimo posto ad una retrocessione evitata più per fortuna che per meriti propri sei mesi fa contro il Greuther Fürth. Se si prende in considerazione il periodo post Thomas Doll, allenatore degli anseatici dal 2004 al 2007, si nota una spaventosa discontinuità di guida tecnica, con ben dodici allenatori cambiati in sette anni. Con l’arrivo di Zinnbauer la squadra sembra aver guadagnato in termini di carattere, come dimostrano il pareggio interno tutto cuore contro il Bayern Monaco, la vittoria a Dortmund e quella nel derby del week-end appena terminato, ma di sicuro ci sono ancora molti dettagli da sistemare per un proseguimento di campionato tranquillo. Certo, la vittoria contro il Werder regala morale, ma una cosa accomuna le due grandi rivali: le lacrime versate e il rammarico tremendo per un altro campionato che sembrava vederle come possibili sorprese ed invece, per ora, sembra regalare l’ennesimo flop anseatico.

About Vanja Agostinetti 7 Articoli
Laureando in Mediazione Interlinguistica ed Interculturale, aspirante giornalista. Amante della lettura, della scrittura, dello studio delle lingue, di ogni cultura e della Germania. Appassionato di pallone senza frontiere: la magia del calcio può nascere ovunque.

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