Bundesliga, Bayern Monaco-Werder Brema 6-0 – Bavaresi in scioltezza: ora la Roma!

bayern monaco-werder brema 6-0

BAYERN MONACO-WERDER BREMA 6-0 – Tutto semplice per il Bayern di Guardiola, dominatore assoluto di un Werder Brema sempre più deprimente, desolatamente ultimo in classifica, ancora a quota zero alla casella “vittorie” e capace di subire la bellezza di ventidue reti nelle prime otto giornate. La situazione della squadra di Dutt, si può riassumere efficacemente in un’unica parola: disastro. Bene, invece, il Bayern, che – al di là degli evidenti demeriti della squadra avversaria – ha esibito in gioco armonioso e gradevole, con Muller prima punta capace di incidere e di aprire spazi per i compagni di squadra. La Roma è avvertita: il Bayern Monaco è in uno stato di forma smagliante e dietro, a differenza dello scorso anno, concede molto meno agli avversari.

PRIMO TEMPO – Partenza aggressiva dei padroni di casa, che costringono gli ospiti a rintanarsi nella propria metà campo. Con il passare dei minuti, però, il Bayern impone al match un ritmo più lento e il Werder, seppur con qualche affanno, pare in grado di controllare le sortite offensive avversarie. Pare, per l’appunto, perché dal diciannovesimo minuto in poi, nulla sarà come prima: Alaba mette in mezzo dalla sinistra, Muller esegue una splendida sponda per l’accorrente Lahm, che di destro di controbalzo batte Wolf. L’esile fortino del Werder crolla e per il Bayern diventa un gioco da ragazzi. Passano pochi minuti per assistere al secondo goal locale, maturato grazie ad una punizione rasoterra di Xabi Alonso, che beffa Wolf con la complicità della barriera biancoverde. Nonostante il doppio vantaggio, la squadra di Guardiola continua a dominare la scena. In chiusura di frazione, i locali calano il tris con Muller, che trasforma dagli undici metri un penalty da lui stesso conquistato per un fallo di Prodl ai suoi danni, commesso, però, fuori dall’area di rigore. Bayern forte e fortunato. E non ancora sazio. All’ultimo giro di lancette del primo tempo, Gotze elude la rivedibile marcatura di Lukymia e lascia partire uno splendido destro a giro che si infila nell’angolino basso alla sinistra di Wolf.

SECONDO TEMPO – La ripresa prende avvio con un cambio per parte: Guardiola toglie Alaba ed inserisce Bernat; Dutt lascia negli spogliatoi un deludente Elia e manda in campo il giovane Busch. Il Bayern continua a dominare un Werder impaurito e totalmente privo di grinta. Nel primo quarto d’ora della ripresa, i Campioni di Germania sfiorano il goal in almeno tre circostanze, prima con Gotze (Muller si frappone involontariamente e il tiro termina fuori), poi con Rafinha (botta dalla distanza, alta di poco sopra la traversa) e infine con Robben, che non finalizza una splendida azione corale dei bavaresi. Superato il quarto d’ora, Guardiola opta per un doppio cambio: dentro Ribery e Shaqiri, fuori Robben e Xabi Alonso. La partita, per i bavaresi, si rivela poco più di un allenamento (nemmeno troppo attendibile) in vista dell’impegno di Champions contro la Roma. Dopo aver drasticamente abbassato il ritmo del match, la squadra di Guardiola fa cinquina – a dieci dal termine – con Lahm, che trova la doppietta personale al termine di una bella triangolazione con Shaqiri. La mattanza biancoverde, però, è ancora lungi dal considerarsi conclusa. Nelle battute conclusive, infatti, il Bayern trova la sesta rete ancora con Gotze, bravo a finalizzare nel migliore dei modi un’azione nata sull’asse Ribery-Muller. Il Bayern esulta per i tre punti, ottenuti, però, al cospetto di un avversario decisamente scarso, apparso a tratti imbarazzante. Contro la Roma non sarà così semplice: vero, Pep?

 

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