Valencia-Atlético Madrid, l’incontro di cartello della Liga

Atlético Madrid Simeone

L’enorme fascino di un Valencia-Atlético Madrid ha molte chiavi, a iniziare dal fatto che sono senza alcun dubbio la terza e la quarta squadra di Spagna per risultati sportivi. Il che sarebbe a dire quasi un derby iberico della Liga dei terrestri, lo dicono le bacheche, la classifica cumulativa storica e i tre titoli vinti negli ultimi quindici anni (due per i valenziani e quello dell’anno scorso per i madrileni) uniche pause al duopolio catalano-reale. Non a caso il confronto in massima serie dice 56 trionfi ché contro i 53 rojiblancos, ma l’incontro di questo finesettimana può essere definito uno dei più importanti degli ultimi anni perché le due squadre non si incrociano occupando entrambe un posto sul podio della classifica da addirittura trent’anni. Accadeva alla settima giornata del 1984/85 col Valencia secondo e l’Atlético terzo, proprio come adesso, e finì con un pareggio a reti bianche. Ma la sfida più interessante tra le due compagini in tempi recenti è sicuramente quella del 3 novembre 2012 quando il Valencia di Unai Emery vinse due a zero ponendo fine a una striscia di tredici vittorie consecutive dei colchoneros. Dando un’occhiata alle sfide di coppa si trovano altre due sfide roventi: la finale di Copa del Rey 1998/99, aggiudicata dal Valencia di Claudio Ranieri con un netto 3-0, e gli ottavi di finale della Europa League 2009/10, in cui invece trionfò l’Atlético Madrid di Diego Forlán che poi alzò la coppa.

QUI VALENCIA. Esaltante partenza in campionato per i taronges che hanno conquistato 14 dei 18 punti a disposizione fin qui dopo la deludente stagione passata. Espírito Santo ha rivitalizzato uno spogliatoio sfiduciato anche grazie a una rosa ringiovanita e la squadra ha risposto sul campo vincendo tutti gli incontri alla sua portata e pareggiando contro Siviglia e Real Sociedad, distanti in doppia cifra nella classifica dell’ultimo anno. L’unica assenza importante è quella di Negredo indisponibile fin dal pre-campionato per una frattura al dito del piede ma che dovrebbe ormai reintegrarsi in settimana, mentre sono stati esclusi dalle convocazioni per scelta tecnica João Pereira, Bruno Zuculini e Robert Ibáñez. Il tecnico portoghese dovrebbe schierare l’undici ideale puntando su Mustafi al fianco di Otamendi al centro della difesa, per il resto difficilmente troveranno spazio i vari Orban, De Paul e Carles Gil, l’unico che ha qualche chance in più sembrerebbe Feghouli.

PROBABILI FORMAZIONI, ECCO IL VALENCIA (4-3-3): Diego Alves; Barragán, Otamendi, Mustafi, Gayà; Javi Fuego, Parejo, André Gomes; Piatti, Rodrigo, Paco Alcácer.
In panchina (altri convocati): Yoel, Cancelo, Orban, Vezo, Filipe Augusto, De Paul, Carles Gil, Feghouli.
Allenatore: Nuno Espírito Santo.
Indisponibili: Álvaro Negredo
Squalificati: nessuno.

QUI ATLÉTICO MADRID. I colchoneros sono incappati in qualche pareggio di troppo (a Vallecas e in casa col Celta) ma nelle gare che contano difficilmente sbagliano e la trasferta al Mestalla sarà una delle partite più difficili del campionato. L’arma in più di Simeone, come al solito, saranno i calci piazzati infatti la sua squadra ha segnato su palla inattiva ben nove delle undici reti finora gonfiate in Liga. Per l’occasione sono rimasti fuori dalla lista Cristian Rodríguez per scelta tecnica e Mario Suarez per un risentimento muscolare al termine del match di Champions League con la Juventus. In campo dovrebbero esserci più o meno i titolari con Siqueira che si riprende la fascia sinistra e il possibile impiego di Griezmann al posto di Raúl García.

PROBABILI FORMAZIONI, ECCO L’ATLÉTICO MADRID (4-4-2): Moyá; Juanfran, Miranda, Diego Godín, Siqueira; Koke, Gabi, Tiago, Arda Turan; Griezmann, Mandžukić.
In panchina (altri convocati): Oblak, Cristian Ansaldi, Jesús Gámez, José Giménez, Raúl García, Saúl Ñíguez, Cerci, Raúl Jiménez.
Allenatore: Diego Pablo Simeone.
Indisponibili: Ángel Correa, Mario Suarez.
Squalificati: nessuno.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.

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