Brasile-Cile, le pagelle: Julio Cesar e Bravo sono i veri vincitori

CILE

Bravo – Ha tenuto in piedi la partita per 120 minuti. Uno dei migliori portieri del mondo. Leggenda: 8.5

Jara – Gladiatore in campo, rischia moltissimo con uno stile di gioco rude ma efficace. 7

Medel – Grinta e personalità, come centrale ha espresso tutte le qualità in senso tattico e fisico. 7

Silva – Il difensore cileno non si fa problemi ad arrivare sino alla trequarti fino a quando il fiato glielo consente, ripiega e pressa. 6.5

Aranguiz – Ancora una prestazione importante per il giocatore oramai ex Udinese, segna il rigore, si sposta ovunque nel campo per avere palloni giocabili. 7.5

Isla – Sulla fascia sembra lui il vero Roberto Carlos della situazione. Irriconoscibile il giocatore juventino che in nazionale diventa un altro. 6.5

Mena – Nel vero senso del suo nome non si fa problemi a fare a sportellate con chiunque pur di avanzare qualche metro in più. 6.5

Vidal – Esce troppo presto, un giocatore come lui avrebbe fatto comodo nei rigori, gioca una partita improntata al sacrificio e come nelle precedenti partite prende una marea di falli. Acciaccato e ferito il leone cileno abbandona un mondiale che non lo ha visto troppo protagonista. 6

Sanchez – Fa un gol di rapina che nemmeno Klose avrebbe pensato, sbaglia il rigore facendosi ipnotizzare da Julio Cesar, dal Paradiso all’Inferno. 7

Vargas – Troppo solitario, non riesce a giocare con i due piloni brasiliani a marcarlo. 5.5

Pinilla – Al 117esimo manda la palla sulla traversa, nei rigori tira in bocca a Julio Cesar. Urge cura per il malocchio. 5.5

Gutierrez – Unico cileno sopra il metro e sessanta gioca quasi più come centrale che come centrocampista, recupera una marea di palloni e quando ha spazio riparte. 6.5

Rojas – Entra nei tempi supplementari per cercare di arginare l’avanzata verde oro. Sicuramente anche per merito suo si arriva ai rigori. 6

BRASILE

Julio Cesar – Prende un gol sicuramente non per colpa sua, poco impegnato ma decisivo. Para i rigori di Sanchez e Pinilla. Giulio Cesare: 8.5

David Luiz – Non avesse segnate il rigore sono sicuro che in Brasile avrebbero messo petizioni per farlo diventare portoghese. Per par condicio restituisce il vantaggio ottenuto al Cile facendo finta di non vedere un retropassaggio di un suo compagno. 5.5

Thiago Silva – Da solo cerca di reggere la barca brasiliana che dietro perde vistosamente acqua. 6

Marcelo – Si scorda di essere in una partita del mondiale e fa un retropassaggio suicida che regala il gol del pareggio al Cile. 5.5

Dani Alves – Nel bene e nel male l’unico che ha veramente gli attributi in questo Brasile è lui, gestisce la partita facendo pure il regista in caso di necessità. 6.5

Fernandinho – Non mi ricordavo un mediano così forte nel Brasile da non so quanto tempo, forse dai tempi di Ze Roberto? Classe, impostazione, interdizione nelle linee. 7

Luiz Gustavo – In evidente difficoltà durante tutto il match, quando salgono gli esterni cileni non sa dove guardare. 5

Oscar – Forse sarebbe il caso di ridimensionare la nomea di questo giocatore che sembra veramente tutto meno che un fenomeno, sicuramente ha dei numeri tecnici ma non riesce ad integrarsi per niente nel gioco nonostante parta dalla sua posizione preferita. 5

Hulk – Meglio delle ultime volte, sicuramente avere due braccia grosse come mezzo cileno aiuta, peccato lo abbiano intralciato nell’unico pallone che è riuscito a mettere dietro il portiere in 4 partite.

Neymar – Questo Brasile è Neymar centrico. Ancora una volta dimostra di essere l’unico fenomeno di questa nazionale. 7.5

Jo e Fred – Deve essere veramente difficile farsi rubare palla ogni volta dai giocatori cileni alti un metro e spicci. Questi due attaccanti che dovrebbero essere le classiche boe di riferimento per sponde e ripartenze non fanno altro che rallentare la manovra della propria squadra, ma Leandro Damiao? 4.5

Ramires – Il giocatore del Chelsea dimostra come sempre di avere una buona visione del campo che unisce ad una fisicità non secondaria. Essenziale. 6

Willian – Non certo la migliore prestazione di questo mondiale, spaesato e impreciso, rischia di mandare nell’oblio la sua nazionale annullando l’iniziale vantaggio ottenuto ai rigori. 5

About Edoardo Del Principe 38 Articoli
Chief Editor presso YDBCN e scribacchino su TuttoCalcioEstero. Studio scienze politiche all'università di Perugia e suono in un gruppo Death Metal.

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