HomeNazionaliArgentina-Iran, le pagelle dell'Albiceleste: meno male che Messi c'è

Argentina-Iran, le pagelle dell’Albiceleste: meno male che Messi c’è

Published on

Romero – Bella prestazione dell’ex portiere della Samp, non certo un fenomeno ma oggi è stato decisivo in almeno due occasioni. salva il risultato su Ghoochannejad e a pochi minuti dal termine è bravo a dissinescare un letale contropiede iraniano: 6.5

Zabaleta – Nervoso. Protesta per ogni (sacrosanta) chiamata dell’arbitro. Spinge tanto, sbaglia tanto, alla fine i compagni non lo servono più. Ce la mette tutta ma senza lucidità: 5,5

F.Fernandez – Malino, soffre tanto gli inserimenti avversari, che lo sollecitano spesso con palloni alti che non legge adeguatamente. Nota stonata, Sabella corregga lo spartito: 5

Garay – Parte bene, nella prima frazione di gioco riesce ad aggiudicarsi ogni scontro ma nella ripresa diventa pasticcione. I palloni che piovono in area lo mettono in vistoso imbarazzo, avrebbe bisogno dell’aiuto del compagno ma Fernandez non è il Luisão che gli fa compagnia al Benfica. E si vede: 5.5

Rojo – Molto bravo di testa, infatti riesce a creare qualche problema nell’area avversaria sulle palle inattive, circa i piedi… Beh, lasciamo perdere e diciamo che si vede che di mestiere fa il centrale. Terzino improponibile in certi palcoscenici, nel finale l’ansia lo strozza e sparacchia: 4.5

Mascherano – Giocatore di grande mestiere, oggi però è la copia sbiadita del bel centrocampista che tutti conosciamo. Sbaglia tanto in fase di impostazione e non fa schermo come di consueto: 5.5

Gago – Un po’ meglio del blaugrana, maggiore dinamismo e idee più chiare. Niente di straordinario, sia ben chiaro, non è certo da lui che deve arrivare la palla illuminante. Gli diamo una sorta di sei politico: 6

Di Maria – Fino a quando Messi non ha deciso di cambiare la gara l’Argentina è tutta il numero 7. Largamente il migliore dei suoi, salta l’uomo con continuità, svaria su tutto il fronte e nessuno lo aiuta. Dopo un po’ finisce la benzina e le sue scorribande diventano più rare. Comprensibile. Lo ripaghiamo con un bel: 7 (dal 48′ st Biglia sv)

Messi – Arriviamo all’mvp, anzi all’hombre del partido. Questo Mondiale per lui è un’occasione d’oro, tutti lo aspettano al varco e lui lo sa. Gioca una partita non da Messi, ma a penarci bene era accaduto anche contro la Bosnia. Non trova mai la zolla giusta, un po’ egoista in alcune circostanze e poco decisionista in altre, ma quando il gioco si fa duro… Molto spesso si parla di fuoriclasse, campioni, top player (termine da orticaria, che fortunatamente sembra passato di moda), ma di rado ci si chiede a cosa serve un giocatore di questo tipo. La gara di oggi ce l’ha dimostrato pienamente: Argentina arrotolata dentro il tappeto persiano, il pareggio pareva ormai cosa fatta e anzi era l’Albiceleste a rischiare. “Argentina fermata: Sabella sotto accusa” questo il titolo che avreste letto domani sui giornali. Non lo leggerete perché i campioni cambiano titoli e storia e quando c’è bisogno di scriverla, la storia, si fanno vedere. Il gol di Leo è una meraviglia, non solo dal punto di vista tecnico, ci spiega senza timore di smentita a cosa serva avere i fuoriclasse. Tutti corrono, ma la palla pesante nel momento decisivo nel sacco ce la mette il campione. E’ lui il professore, la lezione l’ha impartita lui, sembra blasfermo dare un voto e a pensarci bene non esiste. Ha giocato da 5, ma il ruolo di fuoriclasse l’ha interpretato da 8.

Aguero – In avvio sembra abbastanza in vena, ci mette almeno la buona volontà, poi si smarrisce. Intimorito dallo sguardo di Diego in tribuna? Non ci siamo comunque: 5 (dal 32′ st Lavezzi – Lui almeno ci prova ma ha poco tempo a disposizione: sv)

Higuain – Una statua di sale. Riconosciamogli l’attenuante dello scarso supporto da parte dei compagni ma lui ci mette il carico automarcandosi. Vaga come un’anima in pena, va a cercarsi palla larga lasciando l’area sguarnita. Peccato sia proprio quello il suo luogo di lavoro. Non avrebbe sfigurerato come dipendente pubblico. Gonzalo è anche questo, ma non solo. Il gol è il tuo mestiere: non fare l’assenteista: 4.5 (dal 32′ st Palacio sv).

Latest articles

Pablo Daniel Osvaldo

In un momento storico in cui il calcio cambia, cresce di intensità, il pressing...

Squadre storiche: Il Barcellona 2014-2015, quello del secondo Triplete

Apriamo questa nuova rubrica dando uno sguardo al passato recente, andando a ricordare una delle...

BARCELLONA 0 REAL MADRID 4: Sono arrivate le merengues di primavera

Real Madrid in finale di Coppa di Spagna, tripletta di Benzema e gol di Vinicius che stendono il Barcellona di Xavi

Ancelotti, il Real Madrid e la sensazione di Déjà vu

Barcellona 2 Real Madrid 1 pone fine alle chance del Real e ora Ancelotti...

Hatem Ben Arfa

Nato il 7 marzo, a detta di alcuni che sono comunque molti, è stato...

L’intervista a Alejandro Mitrano, neo acquisto dei Las Vegas Lights

Alejandro Mitrano è un giovane laterale di origine italiana che si è appena aggiunto...

L’incredibile 2023 del Borussia Dortmund: 8 su 8 ma Adeyemi si è fermato

C'è soltanto una squadra nei più importanti campionati europei ad aver sempre vinto in...

Manchester United-Leeds 2-2, rimonta a metà per ten Hag

Da una parte una squadra reduce da 13 successi di fila nel suo stadio,...

More like this

Statistiche e gare del Mondiale in Qatar 2022

Il Mondiale in Qatar 2022 rappresenta qualcosa di nuovo, da un punto di vista...

Nations League, si laurea la Francia ma con polemiche. Rotto l’incantesimo Italia

Cala il sipario sulle Finals italiane di Nations League. La Francia ne porta a...

Nazionale, tutti i traguardi centrati dopo il 2-0 in Bosnia

Il 2-0 in Bosnia che ha chiuso il 2020 della Nazionale è ricco di...