San Lorenzo-Vélez Sarsfield 2-3: Zárate formato super porta il Vélez in Libertadores e annuncia addio

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Nella partita che chiude la stagione argentina, il Vélez Sarsfield del Turu Flores riesce nell’impresa di espugnare il Nuevo Gasometro grazie ad un inarrestabile Mauro Zárate e si qualifica per la Copa Libertadores 2015 a discapito – per ora – di San Lorenzo e Boca Juniors. Nel post-partita Zárate annuncia l’addio al club che lo ha visto crescere e che lo ha rivitalizzato dopo mesi difficili passati nei tribunali italiani.

Doppio Zárate e Copa in tasca – È il San Lorenzo a fare la partita per tutta la durata del match. È Mauro Zárate, punta di diamante del Vélez, a deciderla. Con una doppietta da rapace d’area di rigore raffinato. Sul primo gol sfrutta un’indecisione di Torrico su tiro dalla distanza di Canteros, lo scavalca con un tocco sotto e deposita in rete; sul secondo rifinisce deliziosamente al volo di piatto un’eccezionale imbucata dello stesso Canteros. Nel mezzo, una giocata estemporanea della joya Correa – sterzata fulminea in area e assist al bacio per Matos – permette al Ciclón di pareggiare. Pratto realizza, con un cucchiaio, il rigore (procurato, manco a dirlo, da Zárate) dell’1-3 e Matos accorcia con un cabezazo per il 2-3 finale.
Con questo risultato, il Vélez Sarsfield assicura la sua partecipazione alla prossima Libertadores in qualità di prima classificata nella classifica generale (che somma i punti ottenuti tra Inicial e Final) della stagione appena conclusa. Per ora – avranno altre opportunità per qualificarsi – rimangono fuori dalla Copa sia San Lorenzo che Boca Juniors.

La rinascita di Mauro Zárate – Basta poco per cambiare il proprio destino. Delle volte la vita mette le persone di fronte a situazioni assurde e complesse allo stesso tempo, situazioni che possono abbattere chiunque e ostacolarne il futuro. Questo è il caso di Mauro Zárate che alla Lazio è passato da star indiscussa della squadra a scarto della rosa invischiato in infinite battaglie giuridiche con il patron del club Claudio Lotito.
Alla fine, Zárate ne è uscito vincitore e per ripartire ha sentito la necessità di respirare nuovamente l’aria di casa, l’aria di Liniers – casa del suo amatissimo Vélez Sarsfield.
Mai decisione fu più azzeccata: in patria, l’attaccante argentino è tornato ad essere quel giocatore egoista sì ma letale e devastante sotto porta che avevamo potuto ammirare nella prima stagione con la maglia bianco-celeste. 13 reti negli ultimi quattro mesi lo consacrano capocannoniere del torneo Final 2014; 18 reti complessive in 28 presenze confermano la sua rinascita.
A fine partita, Zárate ha annunciato il suo addio al Vélez, il secondo in carriera: “Questa è stata la mia ultima partita del mio secondo ciclo al Vélez. Qui sono tornato a giocare e ho ritrovato la felicità dopo un anno di sofferenza. Spero di tornare ancora, prima o poi”.
Per lui si parla di Spagna (Villareal e Valencia) o Italia. In ogni caso, l’Europa potrebbe riabbracciare un potenziale top player.

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21enne perennemente indeciso sulla strada da seguire. Marchigiano di origini bosniache e innamorato del Sudamerica, amo definirmi cittadino del mondo. Da poco ho conosciuto la passione per il giornalismo calcistico che mi ha folgorato... Sudamerica es mi pasión, Argentina es mi nación!