ATLETICO MADRID-MALAGA 1-1 – L’Atletico sciupa un’occasione unica, forse irripetibile, di vincere la Liga, e rimanda tutto al big-match di domenica prossima al Camp Nou. Non è stata la miglior versione dell’Atletico targato Cholo. Troppo precipitoso, spesso disattento dietro (dove si è sentita la mancanza di Godin e la presenza di Alderweireld) e per certi versi prevedibile. Non è un caso che il meglio, l’Atletico, l’abbia dato nel finale di partita, trascinato dai neo-entrati Diego, Adrian e Sosa, pericolosissimi nel finale di partita. Non riesce a sbloccarsi David Villa, capace di fallire un paio di invitanti occasioni da gol. Il Malaga, invece, ottiene la certezza matematica della salvezza, anche se c’erano pochi dubbi sull’ottenimento di tale traguardo da parte degli uomini di Schuster, trascinati da un monumentale Cabellero. Il finale della Liga, quindi, è ancora tutto da scrivere. Tata o Cholo: chi ballerà l’ultimo Tango argentino in terra spagnola?
PRIMO TEMPO – Partenza a razzo dei padroni di casa, mentre il Malaga soffre ed è costretto, sin dalle prime battute, a ricorrere alla maniere forti per bloccare gli uomini del Cholo. Al terzo, Wellington rifila un pugno a Raul Garcia e si becca un sacrosanto cartellino giallo. Passano due minuti e l’Atletico reclama un calcio di rigore per un fallo di mano di Eliseu nell’area piccola, ma l’arbitro non ravvede gli estremi per concedere il penalty. La prima nitidissima occasione del match la crea, ovviamente, l’Atletico: Juanfran lancia lungo in profondità, Raul Garcia spizza di testa per l’inserimento di Villa, che entra in area ed effettua un tiro che si stampa sulla traversa. Continua il dominio locale, ma Filipe Luis, al diciassettesimo, si fa ipnotizzare da Caballero. Il ritmo dei colchoneros scende d’intensità, il Malaga, finalmente, può respirare. Dopo un quarto d’ora privo di grandi occasioni, l’Atletico reclama un calcio di rigore per un presunto fallo di Camacho ai danni di Arda Turan; l’arbitro non cade nel tranello tesogli dal calciatore turco, che viene giustamente ammonito per simulazione. Finale di frazione tambureggiante per i padroni di casa: al minuto numero quaranta, Koke svirgola malamente da posizione interessante, mentre un minuto più tardi è Raul Garcia, solo in mezzo all’area di rigore, a staccare malissimo di testa e a non inquadrare lo specchio della porta.
SECONDO TEMPO – Nessun cambio nell’intervallo: i due allenatori puntano sugli stessi ventidue effettivi del primo tempo. I colchoneros premono. All’ottavo, Koke lascia partire un destro dal limite dell’area, che termina di poco a lato alla destra di Caballero. Due giri di lancette ed è Villa, con una botta di sinistro, a costringere il portiere avversario ad un difficile intervento in corner. Il primo squillo ospite giunge solo un minuto più tardi, ma Courtois, seppur affannosamente, riesce a deviare la conclusione di Camacho. I padroni di casa premono e, inevitabilmente, si espongono al contropiede del Malaga. Al quarto d’ora. Santa Cruz penetra in area di rigore, Courtois è bravissimo – in uscita – a bloccare il tiro dell’ex attaccante dei Rovers. Passano solo cinque minuti ed il Malaga passa incredibilmente in vantaggio: Alderweireld buca clamorosamente, Samu supera con un colpo di testa Courtois in uscita disperata (e troppo avventata) e deposita la palla in rete. In Spagna la temperatura è decisamente gradevole. Ma al Calderon è sceso il gelo. L’Atletico va in bambola, mentre la squadra ospite, dopo solo cinque minuti dal gol di Samu, sfiora il raddoppio con Camacho. La compagine del Cholo, però, non si disunisce. Al ventinovesimo, Diego, da poco entrato in campo al posto di Arda Turan, costringe Caballero ad una deviazione in corner.
Passano due minuti e il portiere argentino compie un miracolo su Villa, che – da schema su calcio piazzato – riceve palla e fallisce una clamorosa occasione per pareggiare i conti. Il gol è nell’aria e, puntuale, giunge ad un quarto d’ora dal termine dell’incontro: Sosa batte un angolo dal lato destro, Alderweireld stacca di testa e fa esplodere il Calderon! La partita è di nuova in parità. A Elche, il Barça è ancora fermo sullo 0-0, mentre il Real ha abdicato definitivamente ed è sotto di due gol a Vigo: ai Colchoneros, in questo momento, basterebbe un solo goal per guadagnare il titolo. L’assedio biancorosso è incessante, ma le occasioni da goal latitano, All’ottantasettesimo, il Malaga resta in dieci per l’espulsione di Angeleri, autore di un fallo ai danni di Diego che gli costa il secondo cartellino giallo. Dalla conseguente punizione, l’Atletico sfiora il vantaggio con Sosa, che colpisce l’esterno della rete dando l’illusione ottica del goal. La palla che vale la Liga, però, capita sui piedi di Adrian al quarto minuto di recupero, ma Caballero è semplicemente straordinario nel togliere la palla dall’incrocio dei pali. Finisce in parità. Si deciderà tutto al Camp Nou. Come una finale.
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