Sporting Lisbona – Porto 1-0: ai Leoni basta una zampata, per il Porto sprecone è l’addio alla lotta scudetto

LIGA PORTOGHESESPORTING LISBONA PORTO Nella sfida che vale molto più di un Classìco portoghese, molto più di un accesso diretto in Champions, ma una stagione intera, uno Sporting goffo, impreciso, ma estremamente volitivo si porta a casa una vittoria che lascerà probabilmente strascichi rilevati su questa Liga Portuguesa. Il Porto ha piedi migliori, gioca meglio per buona parte del primo tempo e potrebbe anche segnare in più di un’occasione, ma spreca troppo, e alla fine viene punito dall’unica vera occasione creata dai padroni di casa.

Nel primo tempo è, come detto, il Porto ha dominare, nonostante il furore agonistico (talvolta eccessivo) dei biancoverdi. La squadra di Castro crea maggiori occasioni  e sfrutta sulla fascia l’estro di un Quaresma letteralmente indiavolato. Al 15’, dopo una serpentina travolgente, il giocatore portoghese mette con una splendida rabona un pallone in mezzo all’area per Varela che però calcia troppo centrale e da la possibilità non senza difficoltà di respingere in angolo coi pugni a Rui Patricio. Il gioco dello Sporting è disordinato, e pochi minuti dopo è ancora il Porto ad avere la palla buona per il vantaggio: Quaresma tenta un tiro a giro da lunghissima distanza e la palla per poco non sorprende il portiere dello Sporting schiantandosi sulla traversa. Escluso un colpo di testa di Manè lo Sporting combina poco e niente, e a fine primo tempo il Porto ha in mano l’occasione più limpida della serata, ma Jackson Martinez fallisce clamorosamente di testa da due passi. Si va a riposo con uno Sporting impaurito e un Porto apparentemente sulla via del gol.

Nel secondo tempo la faccia della partita cambia però improvvisamente: al 51’ i padroni di casa vanno vicinissimo al gol con Slimani: l’argentino potrebbe approfittare di respinta incerta di Rui Patricio che su calcio d’angolo diretto in porta vede la palla all’ultimo, ma da due passi spara alto. Sarà però solo il preludio di quanto avverrà un minuto dopo: William Carvalho serve André Martins sulla fascia destra, il giocatore crossa in mezzo all’area per Slimani che completamente solo insacca di testa in rete. E’ 1-0 Sporting: Alvalade è letteralmente impazzito. Sarà questa la molla che permetterà alla squadra di Jardim per prendere in mano la partita: Luis Castro in panchina è a dir poco attonito. Lo Sporting aumenta il pressing e il Porto comncia ad essere in difficoltà nei suoi disimpegni: l’unico a provarci conitnua ad essere Martinez. Al 77’: Rui Patricio si fa scivolare clamorosamente un pallone sotto le gambe, il colombiano prova con un guizzo ad avventarvicisi per buttarlo in rete ma Dier arriva primo e manda in angolo. Poco dopo lo Sporting prova a raddoppiare ma il bel destro di Montero, entrato nella ripresa, viene respinto. Su un Porto stanco che ormai cede passo e spazi senza riuscire nemmeno a essere particolarmente propositivo i padroni di casa provano con verticalizzazioni filtranti ma i piedi non sono eccelsi e le palle talvolta sfumano. La partita sembrerebbe virtualmente chiusa al 90′ quando Fernando si fa espellere da Proença, ma al 92′ il Porto fa trasalire l’intero Alvalade con una splendida girata acrobatica di Ghilas che finisce di pochissimo a lato.

Non ci sarà più tempo per fare molto altro: lo Sporting vince e continua a inseguire il Benfica, il Porto, che forse aveva già abdicato per la lotta scudetto, dice forse addio anche a un posto diretto in Champions. Se il Benfica era già troppo lontano, anche lo Sporting comincia ad esserlo in maniera preoccupante. Sono cinque i punti di distacco fra le due squadre, e per un Porto non ancor uscito dal periodo travagliato che ha visto esonerare Fonseca, la risalita pare molto dura. La trasfera di Napoli di settimana prossima dirà sicuramente molto in merito allo stato di forma fisica e mentale dei Dragoni, ma la stagione per i campioni in carica pare avere preso una piega che sarà difficile raddrizzare.

LE SQUADRE:

SPORTING LISBONA – Rui Patrìcio, Cédric, Enric Dier, Rojo, Jefferson, William Carvalho, André Martins (69’ Carrillo), Adrìen Silva, Mané, Slimani (74’ Montero), Capel

PORTO – Helton (Fabiano Freitas 62’), Alex Sandro, Mangala, Abdoulaye, Danilo, Fernando, Defour, Carlos Eduardo (Quintero 58’), Varela (Gilas 78’), Quaresma, Jackson Martinez

IL TABELLINO: Slimani 52’ (SLI)

About Alessio Dell'Anna 130 Articoli
Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.

Commenta per primo

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.