La gara del Vicente Calderón contro l’Italia rappresenta per la Spagna la prova generale prima del Mondiale. Non stupisce dunque che Del Bosque abbia rinunciato ad alcune colonne del gruppo che negli ultimi anni ha vinto tutto per dare una chance a chi si sta mettendo in mostra nei rispettivi club. Del Bosque conosce bene i vari Torres, Llorente, Mata, Arbeloa ed è per questa ragione che ha deciso di lasciarli a casa. Non si tratta di una bocciatura, chi giocherà contro gli Azzurri non è sicuro del posto nella spedizione brasiliana, ma soltanto la chiara volontà di provare alcuni giocatori che potrebbero rivelarsi i punti di forza del futuro. Una squadra che ha vinto tutto ha bisogno di nuovi stimoli, di volti nuovi. Un allenatore dell’esperienza di Del Bosque lo sa bene: “È una lista soltanto per la gara contro l’Italia. I giocatori hanno tre mesi per giocare bene nelle proprie squadre e disputare il Mondiale. Azpilicueta sta facendo bene nel Chelsea, è un giocatore polivalente. Lo stesso vale per Thiago, che ha già esordito con noi e sta giocando bene nel Bayern Monaco. Mata e Villa non stanno giocando con continuità, ma questo non ci preoccupa molto adesso. Llorente è un ragazzo che apprezziamo molto come tanti altri, ma c’è grande competizione in questa squadra. La cosa importante è che ha superato quello che ha vissuto nell’Athletic, adesso sta giocando, è ben considerato ed è felice”. Non poteva mancare una riflessione sulla convocazione di Diego Costa: “Non nascondo che si tratta di un caso singolare. La convocazione passa attraverso i meriti che ha fatto nel suo club. Credo che possa aiutarci a migliorare”.