Il crollo di Amburgo è definitivamente alle spalle: il Borussia Dortmund dà seguito alla bella vittoria a San Pietroburgo in Champions (4-2 allo Zenit), batte agevolmente il Norimberga al Westfalenstadion e, complice lo scivolone del Bayer Leverkusen col Mainz, si riprende la seconda piazza in Bundesliga. Senza contare che lo Schalke, impegnato alle 18.30 col Bayern Monaco e attualmente quarto in classifica, stasera sarà più lontano.
Vittoria semplice quella del Dortmund, ma non scontata. Il Norimberga di Verbeek ha cominciato alla grande il 2014: 4 vittorie su 5 partite disputate in Bundes, l’unico stop lo 0-2 casalingo contro il Bayern Monaco. Klopp deve fare a meno dei soli Subotic, Kuba, Gundogan e Bender, oltre allo squalificato Reus; Grosskreutz è così schierato nei tre dietro Lewandowski, in difesa – finalmente – si rivede Mats Hummels dal primo minuto, Friedrich si accomoda in panchina. Verbeek fa i conti con la squalifica di Nilsson e con gli infortuni di Chandler, Marcos Antonio e Ginczek, in compenso Pekhart è recuperato proprio in extremis.
Deludono i padroni di casa nei primi 30 minuti: gioco compassato, Aubameyang non è in una giornata indimenticabile, l’unico a brillare è Lewandowski che si procura da solo un paio di mezze occasioni che non preoccupano Schafer. Il portiere ospite, alla mezz’ora, blocca con le mani un retropassaggio di Angha: punizione a due al limite dell’area piccola. Lewandowski prova di potenza, ma la muraglia umana sulla linea di porta del Norimberga respinge. Il Dortmund alza i ritmi e osa di più, ne approfittano gli ospiti che si procurano l’occasione più nitida della loro partita: Pekhart si ritrova solo davanti a Weidenfeller dopo un pallone recuperato in pressing, la conclusione è forte ma il portiere di casa riesce a deviare sul palo. Passato lo spavento, i gialloneri si ributtano in avanti e hanno subito l’occasione buona con Schmelzer, la cui conclusione a botta sicura è deviata col corpo da Petrak. Al 45′ è 0-0, coi due allenatori costretti a cambiare un centrale di difesa: Friedrich per Sokratis da una parte, Pogatetz per Pinola dall’altra.
Tutt’altra musica, con Sahin splendido direttore d’orchestra, nella ripresa. Proprio da una punizione calciata magistralmente dall’ex Liverpool nasce il vantaggio del BvB: colpo di testa, nonostante la trattenuta, di Lewandowski, Schafer respinge a una mano ma sul pallone vagante si avventa proprio Hummels, alla prima marcatura stagionale. Da lì comincia la valanga giallonera che produce un’infinità di occasioni. In ordine: Mkhitaryan in tuffo di testa su assist di Aubameyang, gol annullato all’armeno per fuorigioco millimetrico su lancio di Lewandowski e spunto del centravanti polacco chiuso dalla difesa ospite. Lewandowski, però, è in giornata e non può mancare nel tabellino: suggerimento col contagiri di Mkhitaryan e destro a giro dal limite dell’area, 2-0!
La partita, in pratica, finisce lì: gli ospiti ci provano con un tiro-cross di Hlousek, ma Weidenfeller è attento. Nel finale, arriva anche il terzo gol: numero del neo-entrato Hofmann che prima controlla un difficile pallone in area, poi offre, con tunnel incorporato, un pallone d’oro a Mkhitaryan che fulmina il comunque positivo Schafer. Verbeek si rassegna in panchina, il suo Norimberga ci ha provato ma poco ha potuto contro questo Borussia Dortmund che assomiglia sempre di più al vero Borussia Dortmund.
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