Settimo risultato utile consecutivo per il Levante che allo Zorrilla di Valladolid pareggia 1-1 e dà un’ulteriore spallata al suo ex allenatore, Juan Ignacio Martinez, ormai a un passo dall’esonero. Il destino del tecnico sarà deciso durante le prossime ore: il Valladolid resta in zona retrocessione, 22 punti dopo 25 partite sono una miseria per una squadra partita a inizio stagione con le aspettative di una salvezza tranquilla. E i segnali di ripresa stentano ad arrivare.
In ogni caso, il Levante ha messo in campo – una volta di più – tutte le qualità che lo stanno portando nuovamente alle porte dell’Europa: difesa d’acciaio, centrocampo robusto e intensità di gioco. Il primo tempo è in pratica controllato dagli ospiti, l’unico pericolo per Keylor Navas è una conclusione dal limite – deviata – di Javi Guerra: il portiere costaricano si dimostra ancora il più in forma dell’intero campionato. Il Valladolid è poca cosa e subisce lo svantaggio a fine primo tempo: punizione di Ivanschitz, colpo di testa comodo di Casadesus. Un tiro un gol, Levante avanti in pieno stile Caparros.
Come spesso accaduto in questa stagione, i “pucelanos” mettono in campo tanto orgoglio nella ripresa, alla ricerca dell’ennesima rimonta. Che in parte riesce, grazie alla rete (la 12esima stagionale, la prima nel 2014) di Javi Guerra in apertura: bello spunto di Valdet Rama, il migliore dei suoi, sulla sinistra, cross per Rukavina che rimette in mezzo per il suo centravanti, bravo ad approfittare del mezzo pasticcio della difesa levantina. Lo “Zorrilla” crede nel sorpasso, il Valladolid mette in campo cuore e intensità, ma Navas non corre più rischi. E alla fine è 1-1: il Valladolid dà un altro piccolo passo verso la retrocessione.