Paok Salonicco – Benfica 0-1: non basta ai greci l’allenatore dei record

BENFICA EUROPA LEAGUE – Cosa ci facesse stasera Platini a Salonicco non lo sapeva probabilmente nemmeno lui. Che volesse vedere all’opera Huub Stevens, unico allenatore assieme a Dino Zoff e Diego Pablo Simeone ad aver vinto la Coppa  Uefa / Europa League sia da allenatore che da giocatore? Se lo ricordano bene i tifosi dell’Inter, forse, battuti nella finale di ritorno della stagione 1996-97 ai rigori proprio dal suo Shalke. Se lo ricordano forse quelli del PSV, con cui prima sollevò la coppa Uefa da giocatore, nel 1978, e poi la supercoppa di lega da allenatore nel 2008. Adesso col suo Paok è secondo in campionato, seppur a lunga distanza dall’Olympiakos, e sta tentando l’assalto all’Europa dopo un girone passato brillantemente con un primo posto a pari punti dell’Az di Alkmaar.

In Europa League ci sono però di fronte i vice-campioni dello scorso anno, il Benfica di Jorge Jesus, lanciatissimo in campionato dopo le vittorie contro Sporting e Porto, e probabilissimo candidato a posizioni importanti anche in questa edizione. La partita, lo diciamo subito, non è affatto di impressionante bellezza, ma il bello dell’Europa League sta anche in questo. Jorge Jesus manda in campo una sorta di Benfica B che non fa certo sognare, ma a cui però vanno i meriti di portare a casa una partita tutto sommato non facile, dove trovare il gol non si dimostra un’ impresa tanto semplice. I greci lasciano l’incombenza del gioco ai lusitani e si chiudono nella propria metà campo sperando nelle ripartenze del giovane liberiano Oliseh Sakou, in prestito dal Cska Mosca, che si rivelerà uno dei migliori dei suoi, ma non riescono mai a centrare la porta.

La partita si apre con un Benfica che parte coi suoi soliti ritmi alti ma la squadra greca si difende in maniera piuttosto compatta, senza lasciare agli ospiti la possibilità di trovare sbocchi particolarmente allettanti in area di rigore.La prima occasione arriva addirittura per i padroni di casa, all’ottavo minuto: Sekou tenta un tiro da fuori da buona posizione ma la palla si perde sul fondo di qualche metro. Di occasioni non ce ne saranno praticamente più fino all’inizio della ripresa. I padroni di casa lasciano giocare gli ospiti e fanno buona guardia, anche con takle particolarmente decisi, senza farsi pregare tanto. Maxi Pereira prova ad inventarsi qualche pallone filtrante in area di rigore, come al 36’, quando cerca il giovane Djuricic, ma trovare i tempi giusti non è facile. Si va al riposo sullo zero a zero.

Nel secondo tempo la partita prova subito ad accendersi con un tiro di Lazard dal limite dell’area che finisce pericolosamente a fil di palo. Col Paok si può scherzare, ma fino a un certo punto, anche perchè gli spazi continuano a far fatica ad arrivare. Per sbloccare la partita ci vuole un guizzo in più, e il guizzo arriva, con un po’ di fortuna, al 59′. Djuricic stoppa di petto un forte pallone in area di rigore, che, sul rimbalzo, viene rubato da Lima e calciato prepotentemente in rete. Il giocatore brasiliano è forse in fuorigioco però al momento del tiro, ma poco conta, è 1-0 Benfica. C’è delusione nella bolgia di Salonicco, che stasera non è poi neanche tanto una bolgia, i bianconeri cominciavano silenziosamente a sperarci. Oliseh Sekou ci riprova al 65′ con tiro da fuori ma la palla finisce alta, seppur non di poco, sopra la traversa. Benfica poi vicino al raddoppio al 73′ con una percussione pericolosa del redivivo Sulejmani che prova a mettere in mezzo ma la palla è ribattuta fuori area. Pochi minuti dopo è di nuovo il momento del Paok: i padroni di casa confenzionano una bella azione di prima che però non viene seguita in fase offensiva dal neo entrato Stoch.

Gli ultimi minuti saranno niente più che un copione visto e rivisto più volte in casa Benfica: melina, melina, e ancra melina dinfesiva. La squadra di Jesus ha imparato ad essere cinica, e nonostate questo nei minuti finali potrebbe andare anche sul 2-0 con Markovic. La partita però si chiude con un solo gol per le àguias. 

Poco importa, a meno di cataclismi, e per quello che le due squadre hanno mostrato, il passaggio del turno dovrebbe essere a questo punto una formalità da espletare senza troppe complicazioni.

FORMAZIONI:

PAOK SALONICCO: Glykos, Kitsiou, Katsouranis, Insaurralde, Lino, Kace, Maduro, Lazar (81’ Salpi), Ninis (63’ Lucas), Athanasiadis, Oliseh Sakou (76’ Stoch)

BENFICA: Artur, Silvio, Jardel, Maxi Pereira, Luisão, Ruben Amorìm, Andrè Gomes (66’ Markovic), Enzo Perèz (64’ Fejsa), Sulejmani (76’ Salvio), Lima, Djuricic

IL TABELLINO:

Lima 59′ (BEN)

About Alessio Dell'Anna 130 Articoli
Intrattenitore nel mondo della comunicazione con la passione per il calcio d'antan, è un solista dentro e fuori dal campo, che predica da numero 7 ma razzola da numero 9. Fra il 98' e il 2002 ha inscenato ben 824 repliche dei Mondiali di calcio nella sua cameretta, e ricerca oggi la magia del calcio di un tempo nei campionati con un debito pubblico pericolosamente oltre la soglia di guardia.

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