SVEZIA GERMANIA. Alla Friends Arena di Solna è andata in scena Svezia – Germania, gara inutile al fine della qualificazione ai prossimi mondiali. Tedeschi primi con 25 punti e svedesi secondi con 20 e matematicamente sull’aereo che porta in Brasile. Ma nonostante questi presupposti la gara che i 22 giocatori hanno è stata sia tatticamente che spettacolarmente ineccepibile. Gli scandinavi guidati da Hamrén si sono presentati sul rettangolo di gioco con un classico 4-4-2, orfani dell’attaccante del Norwich Johan Elmander, causa un infortunio alla schiena, di Zlatan Ibrahimovic per squalifica e soprattutto del cagliaritano Ekdal, che dovrà stare fuori tre mesi per lo stiramento dell’adduttore della gamba sinistra. L’undici ospite messo in campo da Low si affida, invece, ad un 4-2-3-1 con il solo Mario Gotze lì davanti, con Kroos che invece arretra a centrocampo e Kruse che si va a piazzare sulla trequarti. Manca invece il madrileno Khedira a causa di una squalifica.
Partono subito forte i padroni di casa che si portano in vantaggio al minuto 6 grazie al sinistro di Tobias Hysen su assist di Sebastian Larsson, che non lascia scampo a Neuer; la Germania però non ci sta e prova subito a reagire con Thomas Müller, al ’12, ma la traversa nega la gioia del pari al suo preciso colpo di testa. I teutonici non mollano e continuano a spingersi oltre la trequarti avversaria ed in due occasioni vanno vicini alla rete; prima con Jansen da fuori area e poi con Mesut Özil, al ’30, il cui tiro di sinistro da posizione molto angolata sulla sinistra non beffa l’estremo difensore svedese. E quando meno te lo aspetti arriva il gol della Svezia. E’ il minuto 42 quando Alexander Kacaniklic, attaccante del Fulham, trova il raddoppio con un bel di sinistro da centro area con la palla che si infila imparabilmente nell’angolino basso alla destra di Neuer. Low incita i suoi e viene ripagato dopo soli due minuti dal gol che accorcia le distanze, proprio allo scadere della prima frazione, messo a segno da Özil grazie ad un destro che trova l’angolo giusto della porta di Wiland.
La ripresa parte con una Germania molto motivata. Prima ci prova Schürrle con un gran destro da fuori parato sotto la traversa e poi agguanta il pari con il bomber Götze, al minuto 53, che servito da Özil, ottima la sua prestazione, infila la sfera sotto la traversa svedese. Passano solo 4 minuti e il risultato si ribalta completamente in favore della capolista del girone C Andre Schürrle, attaccante del Chelsea di Mourinho, al 9 gol in 28 presenze, da centro area indirizza un tiro di destro nell’angolino basso alla destra di Wiland, che non può farci nulla. Svezia 2-Germania 3. A questo punto la Svezia si scompone e i tedeschi prendono il sopravvento e al ’66 ancora Schürrle si ripete, quasi in fotocopia, con un destro che in questa circostanza trova l’angolo alla destra dell’estremo difensore scandinavo. Ma l’orgoglio svedese è troppo forte, anche se la sfida non è decisiva, e gli uomini di Hamrén si riportano sotto con la doppietta di Tobias Hysen che di sinistro riesce a battere per la terza volta il portierone del Bayern Monaco, anche grazie al preciso suggerimento di Sebastian Larsson in seguito a un calcio da fermo. Ma l’attaccante tedesco del Chelsea questa sera è in stato di grazia e al ’76 chiude la sua serata con una magistrale tripletta forgiata con una pregevole conclusione da fuori area che taglia definitivamente le gambe ai padroni di casa. Al triplice fischio sono tanti gli applausi per entrambe le squadre. Se in Brasile tra 8 mesi si vedranno partite di questo genere e squadre di questo livello allora stiamo già scalpitando per assistere al primo calcio d’inizio della manifestazione per nazionali più importante al mondo.
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