Aimar: “I calciatori vivono in un mondo irreale”

AIMAR – L’ex nazionale argentino Pablo Aimar ha parlato del mondo del calcio e del fatto che i calciatori ormai vivono in un mondo fantastico ed avulso dalla realtà dovuto principalmente al fatto che la maggior parte di essi arrivano a guadagnare stipendi da capogiro. Il 34enne centrocampista offensivo ha trascorso l’ultima stagione nelle fila del Benfica, la sua carriera è stata caratterizzata anche dalla militanza in club prestigiosi quali il River Plate ed il Valencia. El Payaso è stato anche un elemento importante dell’Argentina, Passarella e poi Bielsa gli hanno permesso di partecipare, come titolare della nazionale albiceleste, al Campionato Mondiale del 1998 in Francia e quello nippo-coreano del 2002. Attualmente Aimar è tesserato per lo Johor, una squadra del campionato malesiano, il fantasista ora però si trova in Argentina per cercare di recuperare al meglio la forma fisica e decidere in maniera lucida sul proprio futuro. El Payaso ha definito il suo ex allenatore Bielsa come “il miglior allenatore che lo abbia mai guidato”, mentre ora come ora considera Guardiola il migliore in attività. Secondo Aimar il tecnico catalano ha già dato la sua impronta di gioco al Bayern Monaco, il gioco dei bavaresi già somiglia molto a quello del Barcellona. A proposito del Barça non sono mancate parole di stima nei confronti di Xavi ed Iniesta per l’ex River Plate i centrocampisti in questione sono: “Veri numeri dieci. Sanno stare in campo sia con la palla sia senza. Sono giocatori intelligenti”. In fine conclude il discorso sul mondo ovattato del calcio dicendo: “Il problema è che noi giocatori viviamo in un mondo irreale . Abbiamo guadagnato molto e guadagniamo ancora molto. Però abbiamo la coscienza di aiutare il prossimo o meglio almeno io la ho”.

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