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Le belghe in Europa League: lo Zulte stacca il pass al 90, Standard e Genk sul velluto

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APOEL NICOSIA – ZULTE WAREGEM 1-2. L’unica partita che aveva un senso in chiave qualificazione, in questo giovedì di Europa League: lo Zulte Waregem è chiamato al difficile compito di vincere, dopo l’ 1-1 dell’andata. La partita inizia subito con il verso giusto, in contropiede Hazard trova la giusta imbucata per Habibou, che da solo davanti a Pardo non fallisce, zittendo il rumoroso pubblico di casa. Da qui in po arriva il difficile: i padroni di casa  non ci stanno a perdere e creano numerose occasioni da gol, trovando sempre sulla propria strada un gran Bossut. Nella ripresa i ciprioti trovano il pari con Aloneftis, con qualche colpa della difesa ospite che dorme sul cross basso di Guilherme dalla destra. L’APOEL continua a spingere, ma al 90′, finalmente, dà segni di vita lo Zulte attaccando in contropiede con Berrier che serve dentro l’area Naessens bravo a restare freddo e a realizzare il gol del 2-1. Nel finale l’APOEL colpisce anche un palo con Charalambides. Fischio finale e lo Zulte Waregem scrive una bella pagina di storia qualificandosi per i gironi.

Genk – HF 5-2 La partita era già finita all’andata quando all’88’ Sverrisson si fece parare il rigore sigillando lo 0-2. Il match di ritorno è una formalità ma non viene preso sottogamba dagli uomini di Been: la partita finisce 5-2, punteggio largo soprattutto grazie agli islandesi che per cercare di recuperare hanno lasciato delle voragini incredibili in difesa. I gol della partita di Vossen, Mbodj, Limbombe e una doppietta di Camus; a salvare l’onore per l’FH sono Snorrason e Sverrisson.

Standard Liegi – FK Minsk 3-1 L’andata sancì che lo Standard Liegi era di un livello tecnico e tattico nettamente superiore al Minsk, “abili” soprattutto a spezzare il gioco avversario anche con interventi piuttosto rudi (ne sa qualcosa M’Poku). Nonostante i bielorussi non avessero una minima speranza contro la corazzata Standard, sono riusciti comunque a battere l’imbattibilità di Kawashima dopo quattro patite (con il gol di Kibuk salgono a quattro i gol subiti in Europa). Parlando della partita, ci hanno pensato M’Poku, De Camargo e Mujangi a chiuderla subito in 35 minuti per poi gestire il match fino al 90′.

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