CHAMPIONS LEAGUE CELTIC SHAKHTER KARAGANDY. Il Celtic con una grande prova di carattere ribalta il 2-0 subito in Kazakistan ed approda alla fase a gironi della Champions League.
Sacrificio La vigilia della partita ha visto protagonista, tra le altre cose, una… pecora! Si perché nel match di andata allo stadio di Astana lo Shakhter Karagandy sacrificò l’animale sul prato di gioco il giorno prima della partita, il disgustoso rituale è stato però proibito dallo stesso Celtic nonché dall’Uefa per ovvi motivi di igiene e buon costume.
Indemoniati Gli uomini di Lennon, spinti da un meraviglioso pubblico assiepato sugli spalti di Celtic Park, entrano sul campo di gioco con il sangue agli occhi per cercare subito il gol che riaprirebbe i giochi e metterebbe pressione ai kazaki ma un super Mokin in stato di grazia respinge le offensive scozzesi lasciando il risultato sul punteggio di 0-0 ed anzi è lo Shakhter ad andare vicinissimo al gol con il colombiano Canas.
Linea Maginot La linea difensiva costruita dai kazaki sui 20/25 metri di campo lascia poco spazio di manovra alle due punte Stokes e Samaras che spesso per ricevere palla e provare ad inventare qualcosa sono costretti ad indietreggiare sulla linea dei centrocampisti. La trincea difensiva però non può fare nulla sullo scadere di primo tempo ( due minuti di recupero per le continue perdite di tempo degli ospiti ) quando Commons fa partire un bolide dai 30 metri su cui Mokin non può fare nulla, 1-0 il Celtic sblocca il risultato
Ripresa Pronti via ed i kazaki sembrano ancora scossi dal gol di Commons ed i padroni di casa provano subito ad approfittarne. Al terzo minuto della ripresa corner battuto in mezzo all’area, palla respinta dalla difesa che finisce sui piedi di Ledley che tira un rasoterra sulla cui linea si trova Samaras, il greco stoppa il pallone e fredda il portiere avversario di sinistro, è 2-0, in soli cinque minuti ( intervallati tra i due tempi ) Brown e compagni ribaltano il risultato d’andata.
Gol qualificazione Con il risultato in parità il Celtic toglie il piede dall’acceleratore ed un generoso Shakhter prova ad affacciarsi nella metà campo avversaria ma senza fortuna. Ad un quarto d’ora dal termine Stokes fa tremare la traversa con un tiro al volo di destro ma l’appuntamento con il gol è solo rinviato. L’arbitro, il norvegese Moen, concede quattro minuti di recupero ed al primo di essi Stokes riceve palla al limite dell’area defilato sulla sinistra, con una meravigliosa serpentina semina tre avversari ed arriva sulla linea di fondo mettendo un pallone all’indietro su cui si avventa Forrest che trafigge Moklin con un destro sotto la traversa facendo esplodere Celtic Park e consegnando ad i suoi la qualificazione alla fase a gironi.
Celtic: Forster, Matthews, Ambrose, Mulgrew, Lustig, Brown, Commons (Boerrigter), Ledley, Samaras, Stokes, Forrest(van Dijk).
Shakhter: Mokin, Vasiljević, Poryvaev, Džidić, Maliy, Simčević, Vičius, Ghazaryan, Cañas, Finonchenko, Khizhnichenko.
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