Champions League, preliminari: qualificazione ipotecata per Austria Vienna e Basilea, pareggio fra Legia e Steaua

Ludogorets–Basilea 2-4 (  ’23 Marcelinho, ’50 Stoyanov – ’12 ’59 Salah,  ’64 Sio,  ’84 Rig. Shar )

Il Basilea come da pronostico vince sul terreno di gioco della squadra bulgara del Ludogorets – poco conosciuta ma campione per la seconda volta consecutiva in Bulgaria alla sua seconda stagione in massima serie – anche se fatica più del previsto a Sofia. Partono meglio i bulgari che provano ad impensierire gli avversari svizzeri, le loro iniziative si perdono sulla trequarti avversaria. Nonostante il pallino del gioco inizialmente sia in mano alla squadra di casa in vantaggio vanno gli svizzeri in contropiede. Lancio lungo di Frei per il compagno egiziano Salah (in foto) – grande talento classe 1992 – che mette giù e di sinistro e batte l’estremo difensore del team bulgaro.  I padroni di casa provano a reagire chiamando a interventi però abbastanza semplici il portiere Sommer, nel mirino nel mercato estivo della Fiorentina. Al minuto numero 23 arriva il pari dei padroni di casa, in goal con il calciatore tecnicamente più dotato della squadra, ovvero il brasiliano Marcelinho. Il numero 84 servito alla perfezione dal compagno sloveno Bezjak, è bravissimo e beffa Sommer con uno splendido tocco sotto. Allo scadere dell’intervallo grande opportunità per lo spagnolo Abalo che servito da Stoyanov non riesce a trovare lo specchio della porta. La ripresa si apre con il vantaggio del Ludugorets che passa con il goal di Stoyanov, l’esterno offensivo calcia forte e piega le mani di Sommer. Il Basilea si sveglia dopo 10 minuti di appannamento e sigla il goal del momentaneo pareggio, lancio perfetto di Diaz per il solito Salah, il numero 22 come nel primo tempo beffa Stojanov. Dopo il pareggio la formazione di casa sparisce dal campo, e la squadra svizzera passa altre due volte prima con la conclusione di Sio e poi con il calcio di rigore – conquistato sempre da Salah migliore in campo – trasformato dal difensore centrale classe 1991 Schar.

 

Dinamo Zagabria-Austria Vienna 0-2 ( ’66 Leovac, ’75 Stankovic )

Dinamo Zagabria che recupera a sorpresa il calciator di maggior talento in suo possesso, parliamo di Sammir, non al meglio della condizione parte dalla panchina. I croati partono abbastanza coperti con il solito Cop come unica punta. Partono subito forte i croati che sfiorano il goal in diverse occasioni, ad impensierire maggiormente la retroguardia austriaca sono prima Cop e poi il trequartista bosniaco Husejinović. La prima frazione di gioco vede attaccare soltanto la Dinamo Zagabria che cerca il vantaggio ma non riesce a trovare spazi nella difesa avversaria. I tentativi sono affidati soprattutto al cileno Fernandes , due volte di testa, chiama al grande intervento Lindner che si salva in corner. Da registrare prima dell’intervallo anche due conclusioni dalla distanza di Pamic e Pinto che non impensieriscono il portiere austriaco. La ripresa vede inizialmente una reazione del team ospite che prova a tenere lontani  i padroni di casa, ma l’unica vera occasione è un calcio di punizione che termina sulla barriera. Al ’60 la Dinamo Zagabria riprende in mano la gara e torna alla ricerca della rete del vantaggio, ma ancora Fernandes non riesce a ribadire in rete un cross di Pivaric. A sorpresa al minuto numero 66 arriva il vantaggio dell’Austria Vienna, il goal porta la firma di Leovac sul quale il grande merito è dell’errore di Zelenika , che sostituirà in questa stagione Kelava passato all’Udinese.  Il goal distrugge il morale della Dinamo Zagabria – che non si ritroverà più durante il match – infatti un minuto dopo arriva l’espulsione di Rukavina nelle file della Dinamo, appena entrato viene cacciato per un intervento molto pericoloso nei confronti di un difensore avversario, probabilmente un po’ eccessiva l’espulsione combinata al numero 55. Il vantaggio numerico permette al team austriaco di giocare con più facilità e al ’75 arriva anche la seconda rete firmata da Stankovic.

 

Steaua Bucarest- Legia Varsavia 1-1 ( ’34 Piovaccari – ’53 Kosecki  )

Il match che si disputava in Romania è fra i più equilibrati di questi playoff di Champions League sulla carta. In realtà in campo per i primi 26 minuti di gara compaiono soltanto i ragazzi di Bucarest, che sbagliano l’impossibile con i suoi calciatori offensivi. Vanno vicini alla rete l’attaccante ex Cittadella ed Inter primavera Piovaccari, davanti a Kuciak non riesce a batterlo,  e poi con Stanciu servito dal compagno di nazionalità italiana che calcia di poco a lato. Dopo tanti errori sotto porta, passa la squadra romena con l’italiano Piovaccari: l’attaccante alla prima partita in Champions League parte sul filo del fuorigioco e beffa Kuciak con un perfetto pallonetto.  Dopo aver passato un primo tempo a guardare la manovra avversaria il Legia si sveglia nella ripresa e raggiunge la parità con il goal realizzato dal miglior calciatore dei  campioni di Polonia, ovvero Kosecki calciatore classe 1990; il numero 20 appena un minuto dopo avrebbe realizzato anche la doppietta personale ma il suo goal viene annulato per fuorigioco dalla terna italian. Nel finale di gara occasioni da entrambe le parti, ma il punteggio non cambia e la qualificazione si deciderà in Polonia.

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