Psv Eindhoven-Milan 1-1, rossoneri in affanno ma la fase a gironi è più vicina

PSV MILAN. Di positivo, come è solito dire in questi casi, c’è il risultato. E, forse, un’accettabile condizione fisica. Il Milan torna da Eindhoven con un 1-1 prezioso (guarda qui gli highlights) in vista del ritorno dell’ultimo preliminare di Champions League, quello che permette la qualificazione alla fase a gironi. Ma Allegri non può essere di certo soddisfatto sul piano del gioco. Una squadra di ragazzini, per quanto forti e pieni di speranze siano, ha messo in difficoltà paurosa, soprattutto nel primo tempo, quella che sulla carta è la terza forza in Italia. Segno dei tempi, bui, del calcio italiano almeno a livello di club in Europa.

Come nella miglior tradizione di questi ultimi orrendi anni, la squadra italiana in trasferta in Europa è stata capace solo di giocare di rimessa. A volte il risultato può anche premiare, come stasera, la  maggior parte delle volte no. Fortuna che il Milan ha tra le sue fila Mario Balotelli. L’attaccante della nazionale, di gran lunga il migliore dei suoi, ha preso in mano i suoi nei momenti di maggior difficoltà risultando decisivo sia nel lavoro “sporco” sia nel suo contributo qualitativo alla partita.

I primi 10 minuti del Psv, con Park – a sorpresa – nell’undici titolare – sono stati un assolo infernale; Abbiati vedeva spuntare maglie rosse dappertutto, Depay – poi calato alla distanza – metteva alle corde Abate. Così, si contavano già 3 palle gol nitide: la deviazione sotto misura di Matavz finita di poco a lato, le conclusioni dal limite di Wijnaldum e Willems. Poco, pochissimo Milan. Eppure, i rossoneri trovano il vantaggio al 15′, alla prima vera sortita offensiva: Boateng lancia in profondità Abate che vince il contrasto con Willems e mette in mezzo un cross perfetto per El Shaarawy che, di testa, fulmina Zoet e sigla il primo gol ufficiale della stagione rossonera. Il Psv dei “bambini” va in confusione e rischia il raddoppio dopo 3 minuti di monologo rossonero: Balotelli, dai 25 metri, finta la conclusione di potenza ma prova invece il tiro a giro. Zoet riesce a deviare con la punta delle dita sulla traversa. Il Milan versione offensiva, per almeno 60 minuti, finisce là. Il Psv ricomincia a macinare, sale in cattedra Maher che diventa il protagonista assoluto della gara: prima si vede negare il gol da un buon intervento di Abbiati, poi colpisce una clamorosa traversa che grida ancora vendetta. Al 45′, immeritatamente, il Milan è in vantaggio 1-0.

Molto più bassi, e ci mancherebbe altro, i ritmi nel secondo tempo. Gli ospiti hanno il torto di non affondare in molti contropiedi, quasi a voler portare il risultato, d’inerzia, al 90′. Vero, gli olandesi sono quasi disinnescati, ma un episodio rimette in gioco la qualificazione: conclusione dai 40 metri di Bruma, solita papera di Abbiati che non trattiene e permette il colpo di testa di Matavz, ottima prestazione del centravanti sloveno, sulla ribattuta. Gli olandesi riprendono entusiasmo e chiudono il Milan nella metà campo: Rekik, al 75′, spreca la palla gol più clamorosa sparando alto da ottima posizione. Allegri, era ora, usa i cambi e inserisce Niang e Poli. I due costruiscono una nitida occasione a tre minuti dal termine, ma sulla conclusione del centrocampista ex Sampdoria è ancora bravissimo Zoet. Il Milan crea un altro paio di situazioni pericolose nel finale (El Shaarawy al solito è prevedibile con i suoi movimenti a rientrare), ma un altro gol sarebbe stato veramente troppo. Al ritorno, contro questi ragazzini, non ci sarà da abbassare la guardia.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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