Bundesliga, Bayern Monaco-Borussia M’Gladbach 3-1: Pep brinda nel migliore dei modi al debutto in Bundes, ma il lavoro da fare è ancora molto.

BUNDESLIGA, BAYERN MONACO-BORUSSIA M’GLADBACH 3-1 – Inizia con il piede giusto la Bundesliga del Bayern, che supera fra le mura amiche il Gladbach di Favre. Il match s’infiamma al dodicesimo: ter Stegen rinvia in malo modo, la palla viene raccolta a metà campo da Ribery che s’inventa un taglio splendido per l’inserimento di Robben, bravo a toccare quel che basta il pallone e a battere ter Stegen in uscita. La gara si mette subito bene per gli uomini di Guardiola, che dopo solo quattro minuti trovano il gol del raddoppio con Mandzukic, abile a ribadire in rete una corta respinta  difettosa di ter Stegen. I fohlen provano a reagire immediatamente, ma Raffael, dopo solo sessanta secondi dal raddoppio bavarese, fallisce da posizione invitante. Il Bayern addormenta il match con l’ossessivo possesso palla, più comunemente chiamato Tiki-Taka, costringendo il Gladbach nella propria metà campo. Un atteggiamento, quello dei padroni di casa, un po’ troppo supponente, quasi a voler controllare un match considerato già chiuso. Con il passare dei minuti, il Gladbach inizia a crederci e al trentesimo, in seguito ad una bella iniziativa di Herrmann sulla destra, Kruse colpisce debolmente di piatto al limite dell’area piccola trovando la pronta respinta di Neuer. A cinque minuti dalla fine della prima frazione, in un momento di stanca del match, i fohlen pervengono al pari grazie ad un clamoroso autogol dell’ex Dante, che insacca nella propria porta un cross dalla sinistra di Arango destinato ad essere intercettato in uscita bassa da Neuer. Passano solo centoventi secondi e i padroni di casa sfiorano il terzo gol con Kroos, che con potente destro da fuori area esalta i riflessi di ter Stegen, bravissimo a deviare in calcio d’angolo.

La ripresa prende avvio con gli stessi undici della prima frazione. Gli ospiti dominano i primi dieci minuti e al secondo vanno vicini al gol con Kramer (autore di una prova più che discreta al debutto in Bundesliga con la maglia dei fohlen). Il Bayern soffre e palesa qualche lacuna nella zona centrale difensiva. I campioni d’Europa tornano a farsi vivi al quarto d’ora con Kroos, che coglie il palo con un bel destro al limite a ter Stegen battuto. Ma sul ribaltamento di fronte è il Gladbach a rendersi nuovamente pericoloso con Kruse, che fallisce un’altra buona opportunità all’interno dell’area di rigore avversaria. Al ventesimo, il direttore di gara concede un calcio di rigore ai padroni di casa per un fallo di mano di Dominguez: dal dischetto va Muller, ma ter Stegen respinge il pallone. Dominguez, però, pensa bene di commettere un altro fallo di mano sulla respinta del proprio estremo difensore, consentendo al Bayern di riposizionare il pallone sulla lunetta degli undici metri:  Alaba, il rigorista designato dell’ultima stagione, non fallisce e porta i suoi sul 3-1. La squadra di Favre prova una timida reazione nei minuti immediatamente successivi senza, tuttavia, creare grossi grattacapi alla porta difesa da Neuer, Nei minuti finali, da segnalare l’ingresso in campo di Kirchoff , che consente a Pep di sperimentare il 3-4-3, e l’esordio stagionale di Javi Martinez, giocatore che sarà a dir poco utilissimo durante il prosieguo di stagione dei campioni d’Europa.

Guardiola può brindare per i tre punti guadagnati, ma la squadra, com’è nella logica delle cose, è ancora un cantiere aperto. Appare del tutto evidente la necessità di maggior solidità nella zona centrale difensiva, parsa troppo vulnerabile – talvolta anche per demeriti altrui – al cospetto di una squadra come il Gladbach che manca dannatamente di mordente negli ultimi sedici metri. Schweinsteiger, inoltre,  deve ancora far propri i movimenti classici che richiede Guardiola a chi si trova a compiere il delicato ruolo di schermo davanti alla difesa: in fase di non possesso, specie quando il Gladbach ripartiva in velocità, si è vista tutta la difficoltà dell’ex ala destra della “cantera” bavarese nell’interpretare il ruolo di difensore aggiunto. Javi Martinez, come già scritto precedentemente, avrà un ruolo importantissimo nel Bayern di Pep, vista l’estrema duttilità tattica nell’interpretare il ruolo di regista difensivo (come dimostrato nella felice esperienza nell’Athletic Bilbao di Bielsa) e quello di frangiflutti davanti alla difesa. Il Gladbach deve decisamente migliorare negli ultimi sedici metri, mentre le note più liete sono giunte da Jantschke, Kramer e Herrmann.

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