Bundesliga: Bayern e Borussia formato Champions, i rothosen risorgono alla Coface-Arena

BAYERN MONACO-NORIMBERGA 4-0 E’ un ciclone il Bayern. Dopo aver dominato il doppio confronto di Champions, i bavaresi, scesi in campo con solo due titolari (Ribery e Van Buyten), impiegano soltanto ventitré minuti per segnare tre gol nel derby bavarese ed ottenere la dodicesima vittoria consecutiva in altrettanti match disputati nel girone di ritorno. Il Norimberga, oltretutto, arrivava all’Allianz Arena forte di una striscia positiva lunga ben nove giornate. La gara si sblocca dopo solo cinque minuti grazie ad un bel gol di Boateng, autore di una bellissima sforbiciata di sinistro su invito di Pizarro. Il difensore tedesco, stranamente fra i migliori, serve poi l’assist in occasione del raddoppio realizzato di Gomez, che con un preciso sinistro nell’angolino batte Schafer dopo aver anticipato un difensore avversario. Sei minuti dopo, e siamo solo al ventitreesimo, i campioni di Germania trovano il terzo gol grazie a Rafinha, che batte sul primo palo il portiere avversario e finalizza nel migliore dei modi una splendida azione dell’FCB. Il Bayern abbassa i ritmi, ma  il Norimberga, forse impaurito dalla strabordante potenza avversaria, resta comunque rintanato nella propria trequarti. Dopo solo dieci minuti dalla ripresa delle ostilità, il Bayern trova il quarto gol con Shaqiri, che batte Schafer con un chirurgico sinistro sul primo palo. La partita non riserva altre grande emozioni. L’unica nota di rilevo riguarda l’ingresso in campo di Højbjerg, centrocampista danese classe 95′, che fa il suo debutto assoluto in Bundesliga.

GREUTHER FURTH-BORUSSIA DORTMUND 1-6–  Lezione di calcio del Dortmund a Furth, ma la compagine locale ha confermato d’essere totalmente inadeguata alla massima serie. Klopp decide di fare alcuni esperimenti: Grosskreutz viene riproposto esterno basso, mentre Gundogan torna trequartista, ruolo in cui giocò – ed esplose – con la maglia del Norimberga.  Il match si sblocca al dodicesimo grazie a Gotze, che riceve palla da Kehl, disorienta con un gioco di gambe due difensori avversari e batte Hesl sul primo palo. Il raddoppio arriva due minuti più tardi con Gundogan che, servito dal lato sinistro dell’area da Kouba, non deve far altro che spingere il pallone nella porta avversaria. Alla mezz’ora è ancora un inserimento dal lato destro dell’area  ad essere fatale al Furth: Gotze penetra nella burrosa difesa avversaria e serve un pallone per Kouba, che batte il portiere avversario e rischia pure d’infortunarsi. La mancina del Furth è come un’autostrada priva di qualsiasi casello o telepass, dove i gialloneri scorrazzano in tutta tranquillità. Ed è sempre da quel lato che il BvB trova la quarta rete con Gundogan, che insacca in tutta comodità un invito dalla destra di Kouba. Il primo tempo, però, riserva ancora un gol: Gotze scambia con Grosskreutz, supera in velocità un paio di avversari e lascia partire un bel destro che s’infila nell’angolino. Un gol d’autore, che i tifosi Schwarzgelben sperano venga replicato nella semifinale di Champions. La ripresa, per quanto ovvio, si gioca su ritmi decisamente blandi. I bavaresi, con un piccolo moto d’orgoglio, trovano il gol della bandiera con Prib, che s’infila comodamente nella disattenta difesa giallonera e trova la seconda marcatura stagionale. Nel finale il Dortmund fissa il punteggio sul 1-6 finale con Lewandowski, bravissimo a finalizzare un invito dalla destra di un monumentale Kouba, autore di tre assist vincenti e di un gol. Da segnalare la presenza in tribuna di Mou, arrivato a Furth per spiare il Dortmund.

MAINZ-AMBURGO 1-2 Vittoria di fondamentale importanza per i rothosen, che tornano a sorridere dopo tre brucianti sconfitte. Dopo un primo tempo di noia assoluta, dove i portieri si godono la bella giornata primaverile, la ripresa inizia su ritmi più intensi. L’Amburgo si fa leggermente preferire e al sessantunesimo trova il gol del vantaggio con Son, che raccoglie palla da Van der Vaart e batte Wetklo; da sottolineare, in occasione dell’azione che porta al gol rothosen, il pressing asfissiante portato dagli uomini di Fink, che inducono all’errore i giocatori avversari. Il Mainz non sfrutta a dovere una ghiotta opportunità a venti dal termine, ed è costretto a soccombere all’ottantesimo: Badelj lancia in contropiede in campo aperto Son, che parte in velocità , supera con una finta Noveski e Wektlo ed insacca per il raddoppio rothosen. Il Mainz trova il gol della bandiera all’ottantaseiesimo con Parker, bravissimo a raccogliere il pallone, controllarlo, e ad effettuare una palombella che beffa il portiere avversario in uscita. Un gran bel gol, realizzato da un calciatore di talento, che però non basta ai nullfunfer: l’Amburgo torna a sperare nell’Europa, il Mainz, invece, la vede sempre più lontana.

FORTUNA DUSSELDORF-WERDER BREMA 2-2 Punto d’oro per il Werder, che mantiene due punti di vantaggio dal Fortuna ed otto dalla zona retrocessione. Anche se l’Augusta, impegnato domani contro l’Eintracht, potrebbe far rientrare i biancoverdi nella lotta per i play-out.  Pronti, via e, come da tradizione biancoverde, il Werder va sotto: Kruse apre sulla sinistra per Reisingern, che, lasciato solo da un disattento Pavlovic, batte Mielitz. Gli ospiti subiscono l’aggressività del Fortuna, ma al sedicesimo – grazie ad una splendida azione individuale di de Bruyne – trovano il gol del pareggio con  Junozovic, che insacca a porta sguarnita. Ad inizio ripresa, il Fortuna passa in vantaggio con Reisinger, che finalizza una splendida azione di Lambert, bravissimo a superare come birilli un paio di giocatori biancoverdi. Il Werder non c’è. Gioca male e raramente si rende pericoloso. La dea bendata, però, assiste gli uomini di Schaaf, che pervengono al pari grazie ad un incredibile autogol di Latka su cross dalla destra di Arnautovic. La partita termina in parità, ma entrambe le compagini non possono essere felici per quanto mostrato in campo. Specie il Werder.

WOLFSBURG-HOFFENHEIM 2-2 La rincorsa salvezza dell’Hoffe si fa sempre più complicata. La squadra di Sinsheim va sotto, recupera, passa in vantaggio, ma si fa raggiungere in extremis da Naldo, ex difensore del Werder, che fa un regalo alla sua ex squadra. La partita si sblocca al tredicesimo grazie al primo gol in Bundesliga del giovanissimo Arnold, che raccoglie un tiro-cross dalla sinistra di Rodriguez, controlla il pallone  e scocca un bel sinistro su cui non può far nulla Casteels. Gli ospiti reagiscono e trovano il gol del pareggio al trentacinquesimo con Salihovic, che trasforma un calcio di rigore concesso, in precedenza, per un fallo di Rodriguez su Schipplock. Nella ripresa parte meglio il Wolfsburg, ma è l’Hoffenheim, al sessantesimo, a passare in vantaggio con Beck, autore di un potente destro dalla lunga distanza che trova impreparato Benaglio. A quattro dal termine, però, il Wolfsburg perviene al pari grazie ad un colpo di testa vincente di Naldo, susseguente ad azione di calcio d’angolo di Rodriguez.

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