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Qual. mondiali,Conmebol- Higuain-Messi: l’Argentina vola. Cafeteros a valanga sulla Verde, il Perù torna a sperare

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Tutte possono ancora sperare. E questo quello che emerge dall’undicesima giornata dalle qualificazioni sudamericane a Brasile 2014. Anche Bolivia e Paraguay – seppur in fondo alla classifica e in uno stato di forma tutt’altro che esaltante (specie la Verde) – mantengono intatte le speranze d’accedere perlomeno al play-off, distante solo quattro punti ed attualmente occupato da un Venezuela in caduta libera (solo una vittoria nelle ultime cinque partite).

La serata di calcio sudamericano si è aperta a Baranquilla dove, in una splendida cornice dipinta dal giallo delle magliette dei supporter’s locali, è andata in scena Colombia-Bolivia. Come da pronostico, non c’è stata partita. I Cafeteros, dopo venti minuti d’assoluto dominio, sbloccano il match con Torres, imbeccato da un bell’assist a rimorchio di Cuadrado. Nella ripresa gli uomini di Pekerman trovano il raddoppio dopo cinque minuti: punizione di Rodriguez nel mezzo e zampata vincente del difensore Valdes, che torna a segnare in nazionale dopo due anni. Passano solo dodici minuti ed è il turno di Teòfilo Gutierrez che, ben imbeccato da un filtrante dalla trequarti, supera il portiere avversario e segna il terzo gol colombiano. La Bolivia vaga in campo come un pugile suonato e la Colombia, in maniera cinica e spietata, ne approfitta nel finale: a tre minuti dal novantesimo è il turno di Falcao, che anticipa il portiere e insacca su perfetto invito da sinistra di Armero. Ed è proprio il calciatore del Napoli, in pieno recupero, a chiudere definitivamente i conti con un tocco di sinistro dal limite dell’area che rende vana l’uscita disperata di Galarza. La Colombia vola a +7 dal Venezuela (attualmente quinto) e, dopo vent’anni d’assenza, vede la qualificazione al mondiale ad un passo; la Bolivia, fin qui capace di cogliere solo un punto lontano da la Paz, si conferma come la più debole del lotto delle nove pretendenti ed anche a questo giro, salvo improbabili miracoli, non riuscirà ad ottenere il lasciapassare per il mondiale.

La serata è proseguita con il pareggio fra Uruguay e Paraguay, che, di fatto, complica notevolmente i piani della Celeste. Per il resoconto completo: https://www.tuttocalcioestero.it/2013/03/23/video-uruguay-paraguay-1-1-celeste-non-sa-piu-vincere/16675

Tutto semplice, invece, per l’Albiceleste, che supera con un comodo 3-0 il Venezuela. Nei primi venti minuti gli argentini non sbloccano il risultato, ma sfiorano il gol in almeno tre circostanze; in due di queste il protagonista assoluto è Messi, che salta con irrisoria facilità gli avversari  ed impegna il portiere venezuelano con due insidiose conclusioni dal limite dell’area. Al ventottesimo, l’Argentina passa meritatamente in vantaggio con Higuain, che viene liberato da un fantastico tocco di prima della pulce e batte l’incolpevole Hernandez. I padroni di casa insistono e grazie alla benevolenza del direttore di gara, che assegna loro un calcio di rigore per un fallo di mano inesistente di Cichero (chiaro ed evidente tocco con la spalla), raddoppiano dagli undici metri con Messi. Nella ripresa la musica non cambia: padroni di casa dominatori del match, ospiti in affanno. Il terzo gol, quindi, è la logica conseguenza del predominio argentino e si concretizza ancora una volta sull’asse Messi-Higuain, con quest’ultimo che finalizza al meglio uno splendido invito a nozze del giocatore del Barça. Intorno alla metà dalla ripresa si fanno vivi anche gli ospiti, ma Lucena – da posizione invitante – spedisce alle stelle un assist dalla sinistra di Rondon, bravissimo a superare Fernandez e a servire il compagno di squadra. Sorride Sabella. E ne ha ben donde. L’Argentina vola a ventitré punti e vede ormai ad un passo la qualificazione ai prossimi mondiali, che probabilmente verrà colta già a giugno. Male, invece, la Vinotinto, che accusa la terza sconfitta nelle ultime cinque partite. Dopo un avvio strepitoso, condito dal successo sull’Argentina e dai pareggi esterni in Colombia e Uruguay, la squadra di Farias sembra essersi smarrita: cos’è restato della fantastica squadra della Copa America di due estati fa?

Alle tre, ora italiana, è andata in scena l’ultima gara valevole per l’undicesimo turno: Perù-Cile. Gara piacevole, ricca di episodi e giocata a viso aperte da entrambe le squadre. La partita – dopo un legno a testa, un rigore negato ai cileni, un salvataggio sulla linea di porta peruviana e una clamorosa palla-gol fallita da Pizarro – viene decisa da un gol di Farfan a tre minuti dal termine, ma buona parte del merito è da ascrivere a Yotun Flores, che recupera palla a metà campo e serve l’assist vincente per l’ala dello Schalke. Dopo un avvio di qualificazione tutt’altro che esaltante, dovuto anche a problemi di natura extra-calcistica, la selezione peruviana si sta lentamente risollevando, complice anche un ruolino di marcia di tutto rispetto a partire dal mese di settembre. Continua il periodo critico del Cile, giunto al quarto k.o. consecutivo.

RISULTATI:

Colombia-Bolivia 5-0 ( Torres 21′, Valdes 50′, T. Gutierrez 62′, Falcao 87′, Armero 91′)

Uruguay-Paraguay 1-1 ( Suarez 82′, Benitez 86′)

Argentina- Venezuela 3-0 (Higuain 29′, Messi c.d.r. 45′, Higuain 59′)

Perù-Cile 1-0 (Farfan 87′)

CLASSIFICA: Argentina 23, Colombia 19, Ecuador 17, Uruguay 13, Venezuela 12, Cile 12, Perù 11, Paraguay 8, Bolivia 8

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