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Real Sociedad: il miracolo di Montanier, il “Guardiola francese”

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Due estati fa, il presidente della Real Sociedad, Jokin Aperribay, e il suo direttore sportivo, Loren, presero una decisione rischiosa che – in quel momento – in molti faticarono a comprendere: salutare l’allenatore artefice prima della promozione e poi della salvezza in prima divisione, Martin Lasarte (con contratto ancora in vigore) e scommettere su un autentico sconosciuto nella Liga, Philippe Montanier, per il quale – tra l’altro – dovettero pagare 500mila euro per strapparlo al Valenciennes.

Il tecnico normanno arrivò all’Anoeta con l’etichetta di “Guardiola francese” per la vocazione offensiva, il suo credo tattico nel 4-3-3 e il suo coraggio nel dare spazio ai giovani della “cantera”. Montanier “vantava” un altro punto in comune con Guardiola: l’inizio dal basso. Pep iniziò la sua carriera da tecnico nel Barcellona B, il francese riuscì nell’impresa nella doppia promozione del piccolo Boulogne dalla terza alla prima divisione francese, e poi fu l’artefice del miglior piazzamento (decimo posto) nella storia del Valenciennes in Ligue 1.

Il francese, per la verità, ha faticato parecchio a guadagnare la fiducia dell’Anoeta che ha chiesto il suo esonero più di una volta, l’ultima dopo la sconfitta interna contro l’Espanyol alla decima giornata. Da allora, e a fine mese sarà un girone intero, la Real ha perso una sola partita – al Bernabeu – e ha sommato 10 vittorie e 7 pareggi che l’hanno proiettata da un +1 sulla zona retrocessione a un quarto posto in solitario, in piena zona Champions League. Un totale di 37 punti, bottino che solo Real Madrid (41) e Barcellona (46) hanno superato.

Risultati, per giunta, raggiunti con giovani provenienti da Zubieta (sede del club, ndr). Dei 22 giocatori che formano la rosa, 17 sono prodotto del vivaio “txuri urdin”. Montanier è riuscito a far compiere un salto di qualità a Griezmann e Zurutuza, ha lanciato Inigo Martinez e Illarramendi e Ruben Pardo comincia ad avere sempre più spazio. Altri giocatori come Carlos Martinez, Mikel Gonzalez, Markel Bergara o Agirretxe sono stati rilanciati. Una scommessa sulla cantera che ha dato i suoi frutti alla sesta giornata: nel derby contro l’Athletic Bilbao, l’undici titolare della Real era composto interamente da giocatori del vivaio.

Xavi Canals, Sport

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