Bundesliga – Il Pagellone, seconda parte: Borussia a sprazzi, Friburgo sensationell e Hoffe katastrophal

Seconda parte del pagellone della Bundesliga (clicca qui per leggere la prima). Oggi andiamo ad analizzare altre sei squadre:  dal grande Borussia al catastrofico Hoffenheim, passando per un Friburgo strepitoso, un buon Fortuna, un deludente Hannvoer e  un Furth da incubo. Buona lettura.

BORUSSIA DORTMUND- Forse distratto dalla coppa della grandi orecchie, oppure appagato dai due titoli consecutivi conquistati, il Borussia ha disputato un girone d’andata in tono minore rispetto alle ultime stagioni. Gli uomini di Klopp, spesso troppo narcisi, hanno perso punti preziosi contro squadre sulla carte decisamente inferiori e si ritrovano, ora, lontani ben dodici punti dal Bayern. Stupisce, in senso negativo, la minor solidità difensiva esibita dagli schwarzgelben, che negli ultimi due anni avevano fatto dalla graniticità del reparto arretrato un punto di forza indissolubile. Vedere il Borussia, però, resta sempre una delizia per gli occhi: Reus, Lewandowski, Gotze e Kouba, hanno confermato, anche in questo scorcio di stagione, le loro eccezionali qualità. L’eterna lotta con il Bayern si riproporrà anche in coppa di Germania: alla  fine di febbraio, gli uomini di Klopp saranno di scena all’Allianz in una sfida secca che decreterà chi, fra le due, accederà alle semifinali. E chissà che questa eterna sfida non si possa riproporre anche in chiave europea. Considerato il terzo posto, il bel gioco mostrato, il secondo miglior attacco e la terza miglior difesa del torneo, il voto non può che essere sufficiente, ma dalla banda  di Klopp ci si aspettava – in quanto a punti in classifica – decisamente di più.
VOTO: 6  IL MIGLIORE: Gotze  PEGGIORE: Grosskreutz

FORTUNA DUSSELDORF- Dopo un prorompente avvio di stagione, dove la porta di Giefer rimase inviolata per cinque giornate, la neo-promossa ha accusato una striscia negativa lunga sette turni, per poi riprendersi nelle ultime giornate del girone d’andata. Il bottino di ventuno punti è decisamente positivo, specie se si considerano le nove lunghezze di vantaggio dalla zona-retrocessione. Ad inizio stagione, complici anche gli adii di alcuni uomini-chiave della promozione, i biancorossi erano considerati – al pari del Furth – come la più autorevole candidata alla retrocessione. Invece, grazie anche all’apporto di alcuni uomini chiave come Giefer, Kruse, Schahin, Ilso e – nelle ultime giornate – Balogun, la squadra di Meier si trova in una posizione di classifica d’assoluta tranquillità. Resta indispensabile, comunque, un deciso intervento in sede di calciomercato per rafforzare la rosa, specie nel reparto avanzato: anche lo scorso anno, seppur in Zweite Liga, il Fortuna fece un girone d’andata strepitoso per poi crollare nel girone di ritorno, anche se alla fine l’obiettivo promozione fu centrato ai play-off contro l’Hertha.
VOTO: 6,5  IL MIGLIORE: Giefer IL PEGGIORE: Voronin

FRIBURGO- Un anno fa, di questi tempi, la squadra rossonera era ultima in classifica, con un ritardo di cinque punti dalla zona-salvezza e dava l’addio al giocatore maggiormente rappresentativo, Papiss Cissè. Oggi, dodici mesi dopo, il Friburgo è al quinto posto in classifica, gioca un ottimo calcio e sta lanciando alcuni giovani e promettenti calciatori tedeschi, come Baumann (portiere classe 90′,ormai al terzo anno da titolare) e Ginter (centrale difensivo classe 94′). Una parabola che ricorda quella del Gladbach di Favre e Reus, ma i meriti di Streich sono decisamente maggiori rispetto a quelli dell’ottimo collega svizzero. Il tecnico tedesco ha impostato un ermetico e solido 4-4-2: sulle fasce giocatori talentuosi come Caligiuri (già pronto per una grande) e Schmid, una mezza punta tecnica e concreta come Kruse e una difesa solida, seconda solo al Bayern per gol subiti. Ci fosse ancora Papiss Cissè, questa squadra, oggi, sarebbe in piena lotta per la qualificazione alla prossima Champions League. Una macchina perfetta, condotta da un grande allenatore.
VOTO: 8 IL MIGLIORE: Kruse  IL PEGGIORE: Freis 

GREUTHER FURTH- Debutto amarissimo in Bundes per i Kleeblätter, ultimi in classifica, ancora a secco di vittorie fra le mura amiche e lontani ben dieci punti dalla zona salvezza. Praticamente un fallimento, anche se già ad inizio stagione c’era il sentore che questa, per i biancoverdi, sarebbe stata un’annata particolarmente complicata. Le uniche note positive arrivano dal centrale di centrocampo Prib e dall’esterno ungherese Stieber, mentre i componenti del reparto avanzato hanno palesato dei limiti imbarazzanti in fase realizzativa. La dirigenza bavarese sembra seriamente intenzionata ad intervenire in sede di calciomercato, ma la salvezza pare una chimera.
VOTO: 4,5 IL MIGLIORE: Prib IL PEGGIORE: Edu

HANNOVER- Per quanto mostrato nelle ultime stagioni, dai sechsundneunzig era lecito attendersi qualcosa di più. Squadra troppa discontinua, capace di vincere e perdere contro chiunque. A differenza degli anni passati, Slomka sembra aver perso lucidità nelle gestione della squadra: il turn-over applicato dell’ex tecnico dei knappen, è apparso decisamente eccessivo. Deludente il rendimento esterno, dove sono giunti solo sei dei ventitré punti conquistati. Imbarazzanti, inoltre, alcune sconfitte subite, come lo 0-5 dell’Allianz o la scoppola di Dortmund in DFB Pokal (1-5). Unica nota positiva l’Europa League, ma gli ottavi contro l’Anzhi sembrano un ostacolo difficilmente superabile. Nonostante tutto, la zona-coppe dista solo tre punti.
VOTO: 5  IL MIGLIORE: Diouf  IL PEGGIORE: Haggui

HOFFENHEIM- La maggior delusione di questa Bundesliga. Eppure la squadra uscita dal calciomercato sembrava in grado di disputare una stagione tranquilla, lontano dai problemi della bassa classifica. Cosa non ha funzionato? Innanzitutto la fase difensiva, visto che il TSG è di gran lunga la squadra con il maggior numero di reti subite; inoltre, ha pesato non poco l’assenza di Salihovic, apparso comunque decisamente sottotono nelle undici gare disputate. Per tutti ha pagato Babbel, ma come dimostra la recente serie di sconfitte (giunta attualmente a quota 6), le colpe del tecnico tedesco sono da condividere con chi ha progettato in estate questa squadra. Mai come quest’anno sembra essere arrivata ai titoli di coda la favola del TSG, ma la proprietà – ammesso che abbia ancora voglia d’investire – ha disponibilità economiche importanti: la salvezza, quindi, potrebbe essere ancora un sogno raggiungibile. Urgono, però, rinforzi di peso nel mercato invernale, altrimenti la Zweite Liga, oggi dietro l’angolo, diventerà inevitabile.
VOTO: 3  IL MIGLIORE: Rudy  IL PEGGIORE: Derdiyok

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