All’apparenza, un passo indietro per il Manchester City di Mancini; ma, più in profondità, l’ennesima dimostrazione di quanto Moyes (una sola sconfitta nei sette confronti col tecnico jesino) e il suo Everton siano un avversario complicatissimo per chiunque, compresi i campioni d’Inghilterra. Ne sa qualcosa lo United, sconfitto nel primo monday night della stagione, o l’Arsenal, bloccato sul pari nel turno infrasettimanale. Il trait d’union di questa meravigliosa realtà della Premier League è Marouane Fellaini: il 25enne belga è ormai calciatore di assoluto livello, pronto per una vera big d’Europa. L’ex Standard Liegi, al 33′ e dopo una prima parte con gli ospiti abili a bloccare in partenza le folate offensive del City, sigla il suo ottavo (!) gol stagionale: cross di Baines, colpo di testa e miracolo di Hart. Fellaini è però lesto ad approfittare della respinta corta per realizzare il vantaggio dei toffees. I “titolari” di Mancini (quattro cambi rispetto alla vittoria di mercoledì contro il Wigan, con il rientro di Lescott al centro della difesa e del trio Nasri, Tevez, Dzeko in avanti assieme a David Silva), soffrono ma riescono con orgoglio a ristabilire la parità prima dell’intervallo: Fellaini stavolta è ingenuo nel fallo su Dzeko che provoca il calcio di rigore trasformato alla perfezione proprio da Carlos Tevez. La ripresa è tutta di marca citizen: i ragazzi di Mancini sfiorano un paio di volte il vantaggio con Silva e il neo-entrato Aguero, ma Howard è bravo a sventare i pochi pericoli che si concretizzano dalle sue parti. Nemmeno l’ingresso di Balotelli dà la svolta alla partita, il City deve accontentarsi di un punto prima dell’attesissimo derby di domenica; e sperare che lo United compia un passo falso in trasferta col Reading (in campo alle 18.30).