Bundesliga, la zona Europa League è sempre più Werder; possente ululato del Wolfsburg

Dopo l’immeritata sconfitta di Gelsenkirchen, il Werder scendeva in campo nel primo posticipo domenicale contro il Fortuna, con un solo imperativo: vincere. Il tecnico biancoverde, Schaaf, conferma per nove undicesimi  la formazione tipo: Schmitz, come  da qualche settimana a questa parte, sostituisce il lungodegente Fritz, mentre l’ex di turno Lukimya viene preferito a Prodl. L’avvio di partita è effervescente e mette in evidenza quale sarà il canovaccio tattico di tutti i novanta minuti: Werder alla ricerca dei tre punti, Fortuna alla disperata ricerca del punticino. Al 10o’ però, la partita prende una piega favorevole per gli ospiti:  Kruse, autore di un’ottima partita,  viene steso in area di rigore da Sokratis. Per l’arbitro è calcio di rigore. Dal dischetto si presenta lo specialista Langeneke, che non fallisce e porta in vantaggio il Fortuna.  Passano solo cinque minuti e il Fortuna sfiora il raddoppio con Bellinghausen, ma Mielitz è bravissimo a respingere la palla. Sventato il possibile 0-2,  il Werder decide che è venuto il momento di fare sul serio, ma nonostante alcune ghiotte occasioni occorse a Petersen, Elia  e Arnautovic ( almeno tre le occasioni-gol per l’ex interista), i biancoverdi non pervengono al pareggio. Nella ripresa il Fortuna si fa vedere solo in avvio con una punizione di Ilso deviata in angolo da Mielitz ( ottima la prova dell’estremo difensore), mentre  la restante parte della seconda frazione  è completamente appannaggio dei padroni di casa, che passano in vantaggio al 51°:  Schmitz mette un pallone d’oro in area di rigore, Petersen brucia sul tempo van den Bergh e con un possente colpo di testa realizza il gol del pareggio.  I biancoverdi, sull’onda dell’entusiasmo, sfiorano il raddoppio dopo un  minuto con Sokratis, che, da azione di calcio d’angolo, colpisce benissimo di testa ma non inquadra la porta per pochi centimetri. La partita perde d’intensità ed emotività per una decina di minuti. Il Werder torna a farsi pericoloso al 64° con Petersen, che non sfrutta a dovere un bell’assist di Schmitz, e al 68° con Hunt, che non concretizza  una splendida combinazione sulla destra nata dall’asse De Bruyne-Arnautovic.  A tredici dal termine l’episodio che può cambiare  il volto della partita: l’ex di turno, Lukimya-Mongoluti,  si fa espellere e lascia in dieci i padroni di casa; la decisione dell’arbitro, però, appare decisamente severa. Quando tutto sembra volgere per il peggio, il Werder riesce a trovare il gol-partita:  Petersen recupera palla sulla trequarti e serve sulla sinistra Hunt, il capitano biancoverde scodella un prezioso assist nel mezzo in direzione di De Bruyne che, lasciato solo dalla difesa ospite, batte Giefer  e porta in vantaggio i suoi. Nel finale il Werder va vicinissimo al gol ancora con De Bruyne, ma il tiro del talentuoso belga (migliore in campo oggi) finisce di poco a lato alla destra del portiere.  Vittoria meritata dal Werder che, grazie ai tre punti conquistati, irrompe in zona-Europa League; il Fortuna, invece,  perde la quinta  gara delle ultime sei disputate, manca l’appuntamento con i tre punti per la settima volta e scivola al terzultimo posto. Nell’altro posticipo, il Wolfsburg batte nettamente l’Hoffenheim e centra la seconda vittoria consecutiva. Prova davvero superlativa dei lupi, trascinati da un Hasabe in gran forma e da un Olic completamente rinato dopo l’addio di Magath. Ed è qui che sta la chiave della rinascita dei lupi: a parte la sconfitta di Norimberga, la squadra sotto la guida di Kostner sta intraprendendo un percorso virtuoso e in linea con le aspettative d’inizio anno. E l’avvento di Allofs come direttore generale, non potrà che far bene a tutto l’ambiente biancoverde.  Continua a deludere l’Hoffenheim, sonoramente fischiato dal proprio pubblico sia alla fine del primo tempo che al termine del match. La panchina di Babbel torna ora in discussione, ma, al di là delle evidenti colpe dell’ex tecnico dell’Alte Dame, questa squadra pecca di grinta in mezzo al campo ( ndr: ma perché non provare con più continuità Ochs ?) e di solidità in difesa: urgono rinforzi in sede di calciomercato.