Arsenal-Tottenham 5-2, finisce come l’anno scorso: che botta per gli Spurs!

L’Arsenal vince e convince nel North London Derby, 5-2 pesante al Tottenham e ambizioni in classifica rilanciate. All’Emirates i Gunners tuttavia cominciano male, come nella scorsa stagione, andando subito sotto. Ancora una volta segna Adebayor, l’ex più odiato, che mette dentro dopo una corta respinta di Sczcesny su tiro di Defoe. Il togolese però finirà per essere il protagonista in negativo della partita: è il minuto 17 quando commette un intervento criminale ai danni di Cazorla. Per l’arbitro Webb è rosso diretto. L’Arsenal prende coraggio e al 24′ trova il pareggio con un gran colpo di testa di Mertesacker su cross di Walcott. Per il tedesco è il primo gol con la maglia dell’Arsenal, che non poteva non arrivare di testa: con i suoi 198 centimetri infatti è il giocatore più alto della storia dell’Arsenal.I Gunners diventano letteralmente padroni del campo e sfiorano più volte il 2-1 con Giroud e Cazorla. Due a uno che arriva al 41′ con Podolski, sinistro sporco in area che batte Lloris. Poco dopo l’Arsenal segna il terzo gol con Giroud, che mette dentro di sinistro su cross di Cazorla. Tottenham al tappeto, si va all’intervallo sul 3-1.

Anche nel secondo tempo il copione non cambia, l’Arsenal comanda il gioco, Tottenham fuori dalla partita. Al 60′ Podolski serve a Cazorla la palla del 4-1, lo spagnolo da due passi non sbaglia. E’ qui che l’Arsenal un po’ si siede, peccando di narcisismo. Il Tottenham prova allora a metterle paura, e con un bel diagonale di destro di Bale segna il 4-2 al 71′. Tre minuti dopo proprio Bale sfiora il 4-3 con un tiro di sinistro che esce fuori di poco, ignorando anche un Defoe meglio piazzato in mezzo. Gli Spurs non hanno più la forza per reagire e nel recupero, Walcott su assist di Chamberlain mette il punto esclamativo sul trionfo dell’Arsenal segnando il definitivo 5-2. Grande prova di tutto il reparto offensivo dei Gunners davanti a Thierry Henry in tribuna. Per Wenger è un successo che può fungere da svolta, per Villas-Boas le sconfitte iniziano a essere troppe e preoccupanti.

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