Capita che una domenica d’ottobre, qualche giorno dopo l’abbuffata di coppe europee e prima della seconda sosta stagionale per far spazio alle nazionali, ti ritrovi di colpo con una sfilza di grandi sfide sparse per l’Europa, quelle che prima si chiamavano partitissime, poi big-match e infine, sull’onda emotiva dei successi spagnoli, clasicos. Una sbornia, considerato che – eccetto qualche partita di cartello in Inghilterra, Liverpool-Manchester United su tutte – fino ad ora avevamo assistito a poco o niente. Praticamente in contemporanea Inter-Milan, Real Madrid-Barcellona e Olympique Marsiglia-Paris Saint-Germain. E, se proprio si vuole esagerare, il menu offre a ora di pranzo anche Standard Liegi-Anderlecht, “miniclasico” del Belgio. Insomma, tanta roba. Oggi, però, ruba l’occhio la sfida tra le due big di Francia. Se Inter e Milan finiranno probabilmente per giocarsi il terzo posto in Italia, e Barça-Real è praticamente una saga infinita, partita quasi svalutata nelle ultime stagioni per la frequenza con cui si disputa, OM-PSG è, forse, per la prima volta dal 1989 una vera sfida per il titolo. Insieme, dopo il campionato vinto dai capitolini nel ’94, hanno accumulato un solo trionfo, quello del Marsiglia nel 2010. Quest’anno, invece, è praticamente impensabile che la Ligue 1 possa sfuggire a entrambe. Valbuena contro Ibrahomovic, Baup contro Ancelotti, l’inizio strepitoso dell’OM (unico stop a Valenciennes) contro la progressione al momento inesorabile del Paris. Ma, soprattutto, prima contro seconda, qualcosa che non possono “vantare” le partite di cui sopra. Così, “le clasique” per una volta può prendersi lo spazio che merita, una rivalità tra le più sentite in Europa, due stili di vita, culture diametralmente opposte. E, inutile girarci attorno, sarà l’ennesima sfida dello sceicco Al Thani al calcio francese. Un gigante all’interno di un sistema calcio che è ancora “nano”. Eppure, al fischio d’inizio, il nano Valbuena guarderà dall’alto in basso il gigante Ibrahimovic. Forse, l’Olympique Marsiglia non ha mai goduto di così tanti tifosi in Francia.
About Alfonso Alfano
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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.
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