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Red Bull Salisburgo-Rapid Vienna 6-1 – Avvio shock: i Bullen demoliscono i Rapidler

RED BULL SALISBURGO-RAPID VIENNA 6-1 – Se il buongiorno si vede dal mattino, la Bundesliga austriaca 2014/2015 è destinata a ricalcare lo stesso filone dello scorso anno, con il Red Bull Salisburgo dominatore incontrastato del torneo. La squadra del colosso austriaco, allenata quest’anno dall’ottimo Hütter (subentrato a Schmidt e protagonista negli ultimi due anni del miracolo Grödig), spazza via con imbarazzante disinvoltura il Rapid Vienna, seconda classificata dello scorso anno e, sulla carta, rivale più credibili dei Bullen.

La squadra di casa si fa preferire sin dalle prime battute, ma deve attendere mezz’ora per sbloccare il risultato: Hinteregger lancia in profondità Ulmer, che si inserisce dal lato sinistro e batte Novota sul palo di competenza.  Il raddoppio, dieci minuti più tardi, è opera di Alan che, su preciso invito di Ulmer, insacca in estirada. La vera “carneficina” del Rapid, però, avviene nell’ultima mezz’ora del match. Al sessantanovesimo, Kampl serve una deliziosa palla per Manè, che, lasciato solo dalla disattenta retroguardia avversaria, insacca in perfetta solitudine all’interno dell’area piccola. La quarta rete, sette minuti più tardi, è opera di Soriano, autore di un pregevolissimo destro dai venticinque metri, che non dà scampo al portiere avversario. La mattanza, però, è lungi dall’esser terminata.

Solo due giri di lancette ed è ancora Soriano, con un delizioso calcio di punizione, a mettere a segno la quinta rete dei locali. Alla festa, però, non può mancare Kampl. Il talento tedesco,  con uno spunto personale da applausi, sigla il goal del momentaneo 6-0, quando mancano solo cinque minuti al fischio finale.  Il goal della bandiera ospite lo mette a segno Hofmann, che insacca dagli ultimi metri a tempo abbondantemente scaduto. Una rete, quella messa a segno dal giocatore del Rapid, solo all’apparenza inutile. Una sconfitta con sei goal di scarto, infatti, avrebbe eguagliato il famigerato 0-6 del 1969, quando il Rapid, al cospetto dell’Austria Vienna, accusò la sconfitta più pesante della sua storia. Magra consolazione per una squadra che ha compreso, già al 19 luglio, di essere tagliata fuori dalla lotta per il titolo.

Il Renzaccio

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