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L’Estudiantes espugna il Monumental: il River cade in casa e perde l’imbattibilità

La notte del Monumental si tinge di biancorosso, ma non sono i colori del River Plate a esultare. Estudiantes de La Plata si impone con un netto 0-2 in trasferta e riconquista la vetta del Gruppo A del torneo argentino. La squadra di Eduardo Domínguez dimostra solidità e cinismo, colpendo nei momenti chiave della partita e lasciando il River a mani vuote davanti ai propri tifosi.

Un colpo a freddo che gela il Monumental

Il calcio d’inizio è appena un ricordo quando il match prende una piega inaspettata. Al minuto 8′, la difesa del River si fa sorprendere e Alexis Castro ne approfitta: servito con precisione da Tiago Palacios, il centrocampista insacca da pochi passi. La reazione del River è immediata ma disordinata. L’undici di Marcelo Gallardo si riversa in avanti, ma la retroguardia dell’Estudiantes tiene botta con ordine.

L’episodio che cambia la partita

Il secondo tempo si apre con la stessa tensione del primo. Il River cerca spazi, ma il muro avversario non cede. Poi, al 56′, arriva l’episodio che indirizza definitivamente la gara: Enzo Pérez si lancia su Cristian Medina con un intervento scomposto. Il direttore di gara non ha dubbi e sventola il cartellino rosso. L’uomo in meno si fa sentire. Gallardo ridisegna il River, ma la spinta offensiva perde intensità.

Il colpo del KO arriva nei minuti di recupero

Gli ultimi minuti sono un assedio disperato dei padroni di casa, ma la partita si chiude con un’altra beffa. Minuto 94′: il colombiano Edwuin Cetré scaglia un tiro potente, Armani respinge corto e Santiago Ascacibar è il più lesto di tutti a ribadire in rete. Il raddoppio spegne le speranze del Monumental e chiude il sipario sulla striscia di imbattibilità del River.

Un torneo che si accende

Con questa vittoria, l’Estudiantes si porta in vetta al Gruppo A a quota 18 punti, in coabitazione col Tigre, che a sua volta vince 2-1 contro Talleres. Il River resta indietro, mentre il Boca, vittorioso venerdì sul Rosario Central, si avvicina minaccioso. Il campionato argentino si infiamma, con una classifica sempre più corta e un equilibrio che promette scintille nelle prossime giornate.

Alfonso Alfano

Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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