Union Berlin: i tre gol subiti contro l’RB Leipzig non fanno poi così tanto male…

E’ una sconfitta e come tale crea sempre un po’ di fastidio, ma ci sono molte attenuanti che consentono di vedere il 3-0 rimediato dall’Union Berlin contro il RB Leipzig da una prospettiva più serena. La squadra di Lipsia, senza troppi giri di parole, è strutturata per vincere e per approdare in Bundes: prima in classifica a 47 punti, +6 sul Friburgo secondo e con solo 19 reti subite in 22 gare, un dato fondamentale per un campionato dalle trame larghe com’è la Zweiteliga. In più aveva perso contro il St. Pauli nel turno scorso: due passi falsi consecutivi sarebbero stati troppo allarmanti per la squadra sassone. L’Union, invece, dopo uno splendido inizio di 2016, incappa in una serata semplicemente “no”, accentuata dalla precarietà con cui è arrivato alla Red Bull Arena: indisponibili Thiel, Skrzybski, Korte, Leistner, Schönheim e soprattutto Bobby Wood, l’attaccante del momento. Ma la squadra di Sascha Lewandowski, ferma a 27 punti, non sta lottando per vincere il campionato: la sua stagione, infatti, si gioca nei bassifondi e i pareggi in simultanea di Paderborn, Monaco 1860 e Duisburg (le tre momentaneamente in zona retrocessione) accentuano le tre ferite rimediate contro la squadra della bevanda energetica.

Certo, ci sono stati errori di disattenzione anche un po’ banali, come sulla prima rete del RB Leipzig: al 13’, lo svedese Forsberg scende agevolmente sulla sinistra, crossa al centro una palla che tra lisci, lenta marcatura e poca reattività passa tra quattro giocatori prima di arrivare sul piede del capitano Kaiser che trasforma. Sciatti anche sul secondo gol: sugli sviluppi di un corner al 25’, la difesa berlinese non applica il fuorigioco, così praticamente poco indisturbato, il difensore centrale Compper può spizzare di testa un pallone piovuto a campanile per l’altro centrale Orban per il 2-0. Il secondo tempo è stato un dominio dei Rote Bullen (tori rossi) che col 3-0 dimostrano grande calcio: lancio da centrocampo per l’esterno destro Kaiser che lascia rimbalzare il pallone e poi di prima serve un tagliente preciso al centro tra portiere e difensori. Perfetto l’inserimento dell’attaccante Yussuf Poulsen che in scivolata impatta la sfera e supera Busk. Qui potete vedere i tre gol.

Ma questo match verrà comunque ricordato e conservato nella memoria dell’Union Berlin e dei tifosi: Michael Parensen ha festeggiato le 162 presenze in Zweiteliga con la maglia rosso-bianca, superando il leggendario Torsten Mattuschka. Nessun’altro ha fatto meglio di lui: il 29enne difensore è nella squadra berlinese da gennaio 2009, quando la società, allora in Dritteliga, era pronta per approdare nella serie superiore. Un primato storico applaudito dai 4500 tifosi berlinesi che hanno seguito la squadra in trasferta. Un numero elevato che, però, nei primi 15 minuti, pur avendo pagato il biglietto ha preferito disertare lo stadio: i supporter della squadra di Berlino est confermano la loro crociata contro la politica economica dell’RB Leipzig, una squadra nata in provetta, secondo loro, che in pochi anni, sfruttando le ingenti somme di denaro dell’energy drink ambrato e senza un glorioso passato, si troverà presto in Bundesliga. Nel video qui sotto è possibile vedere lo spicchio di stadio vuoto e poi riempito dai tifosi che hanno srotolato una semplice e lungo striscione: 1.Fussballclub Union Berlin.

Giovanni Sgobba

Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.

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