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Belgian Cup, Genk-Standard Liegi 1-1: “Les Rouches” pareggiano e volano in finale

Dopo la convincente vittoria dell’andata (clicca qui per rivivere le emozioni del match) a “Les Rouches” dello Standard Liegi basta un pareggio sul campo del Genk per staccare il pass per la finalissima della Belgian Cup.

La partita inizia subito sotto il segno del Genk, che parte forte alla ricerca del gol della speranza e mette alle strette lo Standard. Nonostante ciò la prima occasione del match porta la firma de “Les Rouches” e capita sui piedi del serbo Milos Kosanovic, il quale mette i brividi all’intera squadra avversaria con una pericolosa staffilata dalla lunga distanza. La risposta del Genk arriva al minuto numero 18 ed è veemente, infatti la squadra di casa riesce a trovare la rete del vantaggio al suo primo affondo: la firma è quella del centravanti greco Nikos Karelis, il quale si presenta a tu per tu con Victor Valdes (appena arrivato allo Standard) e riesce ad infilarlo solo dopo il secondo tentativo in tap-in (visto che la sua prima conclusione mancina termina la sua corsa sul palo). La gioia per il vantaggio ottenuto, però, dura pochi minuti, infatti la squadra ospite rimette subito a posto i pezzi e riequilibra il match qualche minuto dopo con il solito Trebel (già a segno all’andata), che timbra il cartellino con l’usuale pennellata dal limite dell’area; da segnalare nell’occasione anche la posizione rivedibile di Bizot, che è parecchio fuori dai pali. Il gol rende parecchio in salita il cammino per il Genk, che prima dell’intervallo rischia di capitolare definitivamente sui tentativi di Santini e Dossevi, ma Bizot si riscatta effettuando due parate vitali. Nella ripresa lo Standard intasa parecchio le linee e rende davvero difficile la vita agli avversari del Genk, i quali non riescono a trovare lo sbocco giusto per andare alla conclusione e si affidano solo ad alcune conclusioni dalla distanza per impegnare Victor Valdes. Le occasioni più ghiotte per i padroni di casa capitano sui piedi di Ruslan Malinovskyi, che da ottima posizione non inquadra lo specchio della porta, e su quelli del giovanissimo jamaicano Leon Bailey, che con una bella pennellata su punizione scalda i guantoni a Victor Valdes. Nel finale lo Standard avrebbe anche l’occasione per chiudere definitivamente il match ma Bizot effettua un’altra parata fondamentale sul tentativo di Benjamin Tetteh.

Un pareggio che permette allo Standard di approdare alla finalissima della Belgian Cup, dove affronterà la vincente del match di stasera tra il Club Brugge e il Gent. Queste le parole del centrocampista de “Les Rouches” Christian Brüls, che ha commentato così la partita giocata dai suoi: “In coppa può succedere di tutto e noi siamo stati bravi a tenere alta la concentrazione sino all’ultimo minuto. Il campo non era in perfette condizioni, quindi siamo stati costretti a giocare molto affidandoci ai lanci lunghi. Comunque alla fine di queste due partite penso che abbiamo dimostrato di aver guadagnato meritatamente un posto per la finale. Spero di poter giocare contro il Gent, infatti da quando sono andato via non ho mai avuto l’occasione di giocarci contro”. Grande delusione invece per il giovanissimo collega Dries Wouters, che così ha commentato l’uscita dalla coppa: “Siamo stati molto bravi a trovare la via del gol molto presto. Dopo il vantaggio eravamo molto fiduciosi nel passaggio del turno, ma dopo il pari le cose si sono fatte parecchio difficili. Noi ci abbiamo provato fino alla fine ma non ci siamo riusciti, adesso bisogna concentrarci sui playoff”.

Gent-Standard Liegi 1-1 [Agg: 1-3] (20′ Karelis; 28′ Trebel)

GENT: Bizot, Wouters, Kumordzi, Hamalainen, Walsh, Buffel (46′ Malinovskyi), Ndidi, Pozuelo (79′ Heynen), Kebano, Karelis (85′ De Camargo), Bailey. A disp: Koteles, Buyens, Gorius, Tshimanga. All: Peter Maes.

STANDARD LIEGI: Valdes, Goreux, Kosanovic, Scholz, Fiore, Trebel, Boschilia (46′ Bruls), Enoh, Dossevi (82′ Dompe), Santini (65′ Tetteh), Junior. A disp: Hubert, Andrade, Arslaganic, Emond, Legear. All: Yannick Ferrera.

Marco Pantaleo

Appassionato di ogni genere di sport (calcio e basket in primis), è un grande esperto del "calcio minore". Che sia la Copa Libertadores o la terza divisione danese poco importa, in qualunque campo rotola un pallone e ci sono 22 uomini c'è sempre una storia da raccontare.

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