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Arsenal-Everton 2-1: Wenger trionfa su Martinez, Gunners in testa

 

Arsenal-Everton 2-1: L’Arsenal ospita l’Everton all’Emirates Stadium per la sfida di cartello di questo sabato di Barclays Premier League. Gli umori da parte delle rispettive compagine sono completamente diversi: l’Arsenal viene da una vittoria clamorosa in casa contro il Bayern Monaco, una prestazione sensazionale degli uomini di Wenger con un Cech invalicabile per gran parte del match. Si è ritrovato il portiere ceco, ex Chelsea, dopo un avvio non certo esaltante, condito da alcuni errori. Wenger ha trovato finalmente il suo estremo difensore, ruolo chiave se si vuole conquistare un campionato o un trofeo di qualsiasi genere. L’Everton nello scorso turno ha subito una bruciante sconfitta in casa a favore del Manchester United, i Red Devils di Van Gaal hanno annichilito gli uomini di Martinez con un secco 3-0 che ha lasciato scampo ai Toffees. Un passo indietro per gli uomini del tecnico spagnolo, dal punto di vista sia mentale che fisico. Wenger sceglie di lasciare in panchina Walcott per promuovere un pimpante Giroud al centro dell’attacco. Analogamente Martinez decide di cambiare una pedina offensiva: Mirallas in panchina, Lennon dal primo minuto. Un’occasione da sfruttare per l’ex calciatore degli Spurs.

Nella prima frazione di gioco l’Arsenal sfiora immediatamente il vantaggio con Ozil al 14′ che sfrutta un passaggio a vuoto della retroguardia ospite e si presenta davanti all’estremo difensore, ma Howard è superlativo a deviare il pallone con la punta dei piedi e spedire la sfera in angolo. Una chance sciupata dal trequartista tedesco, troppo spesso evanescente ed abulico nella sua carriera. L’Everton risulta schiacciato nella propria metà campo e non riesce a rendersi pericoloso con le rare palle da fermo. L’Arsenal macina gioco e trova il vantaggio al 34′ con Giroud: Ozil serve un pallone d’oro che l’attaccante francese infila in rete di nuca. Nulla da fare per Howard. Arsenal in vantaggio con l’uomo più in forma della propria rosa. L’Everton accusa il colpo e subisce il repentino raddoppio al 37′: punizione perfetta di Santi Cazorla che pesca Koscielny che da pochi passi insacca di testa. L’Everton è al tappeto con questo uno-due terrificante. I Toffees non si danno sconfitti, con un po’ di fortuna trovano la rete del 1-2. Barkley conclude dai venti metri, Gabriel devia il pallone in maniera decisiva e la sfera si infila alle spalle di un incolpevole Cech. Le distanze si sono ridotte e la gara si riapre in maniera quasi insperata. Il primo tempo si chiude sul 2-1 in favore dell’Arsenal e la ripresa è tutta da vivere.

L’Everton nella ripresa acquisisce fiducia e comincia ad architettare la manovra a viso aperto, concedendo qualcosina a livello difensivo. I Toffees perdono Jagielka, al suo posto entra Funes Mori. L’Arsenal sfiora il 3-1 con Giroud al 69′, il centravanti ex Montpellier colpisce una clamorosa traversa che salva l’Everton dal tracollo. La dea bendata però assiste i Gunners quando è Lukaku a centrare la traversa. Il conteggio dei legni è in parità, il risultato effettivo premia i padroni di casa. Wenger si copre: entra Flamini al posto di Oxlade-Chamberlain. Un pragmatismo inconsueto per il tecnico alsaziano, ma il tempo muta le idee ed il cambio del francese sembra quantomai corretto e giustificato. Deulofeu sfiora il pareggio, ma a tu per tu con Cech viene ipnotizzato dall’estremo difensore boemo al 85′. Parata chiave quella dell’ex Chelsea, l’Arsenal è ancora davanti. Ozil centra il palo dalla distanza al 90′ ed il match non può dirsi chiuso. Le luci si chiudono quando al 94′ Barry rimedia il secondo giallo. Il risultato finale è di 2-1 in favore dell’Arsenal. I Gunners sono momentaneamente in testa, in attesa del derby di Manchester. Secondo passo falso dell’Everton, è necessario invertire la tendenza e cominciare a fare punti.

 

(Fonte foto: http://i.dailymail.co.uk)

Edoardo Battaglion

Sono nato nella provincia di Treviso nel 1993, ma ho origini olandesi. Sono laureato in Filologia Moderna e Medievale, inoltre attualmente risiedo in Polonia. Sin da bambino il calcio ha esercitato un’enorme influenza sulla mia vita ed è una vivida passione che occupa le mie giornate. Il mio cuore batte per la nazionale olandese ed il NAC Breda. Mi divertono molto i gatti parlanti, la cosmogonia e le birre artigianali.

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