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Partizan-Bate 2-1: bielorussi sconfitti e contenti, è Champions League!

La gara d’andata ha visto il Bate vincere per una rete a zero, decisiva l’incornata di Gordejchuk, il vantaggio dei bielorussi è rimasto contenuto grazie alle parate di Zivkovic. Il Partizan voleva proprio questo: tenere un piede nella porta per non permettere al Bate di chiudere il discorso in novanta minuti. I gironi di Champions League sono però un obiettivo complicato e il Bate è una squadra superiore, come interpreti e come organizzazione.

Avvio all’insegna dell’agonismo, Zhavnerchik ammonito dopo pochi secondi, non si fanno complimenti allo Stadion Patizan. Rodionov è la prima vittima della serata, Signevich al suo posto. Il Bate crea pericoli nei primi venti minuti, il neontrato riceve da Mladenovic tutto solo ma non trova lo specchio di testa. Partizan che si affida alle sgroppate anarchiche di Oumarou, camerunense che in passato ha vestito pure la maglia della Stella Rossa. Igor Stasevich rompe l’equilibrio a metà primo tempo, infilando nel sacco una respinta di Zivkovic: da registrare la dormitona di Fabricio. Partizan che reagisce subito, affidandosi al solito Oumarou. L’africano mette a ferro e fuoco la corsia sinistra ma predica nel deserto. Il Bate Borisov non sarà una squadra spettacolare, come ha dimostrato un mese fa in casa del Dundalk (clicca QUI per la cronaca) ma ha solide certezze. I bielorussi non hanno bisogno di forzare per sfiorare il colpo del ko. Il Partizan è Oumarou, al 34esimo l’illusione del gol dopo un tiro dal limite, oltre al numero 15 si vede poco altro nel primo tempo. Bojinov, ex di Lecce, Fiorentina, Juventus e Parma (e non finisce qui la lista delle sue squadre italiane), lascia il campo zoppicando prima della sosta, i tempi di gloria per lui sono ormai lontani e neppure questa performance rimarrà nella memoria. 30 candeline ancora da spegnere e una carriera implosa già da qualche anno. Il primo tempo ci ricorda come, senza i miracoli di Zivkovic, il discorso qualificazione alla prossima Champions League sarebbe chiuso dopo novanta minuti.

Il secondo tempo si apre con un mischione furibondo nell’area del Partizan, a innescare il tutto c’è l’ex Arsenal Hleb, la palla resta fuori dalla porta non si sa come. Il pubblico mette fretta ai bianconeri, che però restano a galla solo grazie al proprio portiere, decisivo su Hleb quando il cronometro segna un’ora di gioco. I Grobari, tifosi del Partizan dal nome lugubre – “becchini” – non ci stanno a suonare le campane a morto e risvegliano la squadra con i propri canti. Zoran Milinković si affida all’esperienza del vecchietto Ilic, quasi 38 anni sul groppone e un passato di gol in giro per l’Europa. A venti dal termine ci prova Oumarou (strano, eh?), torsione di testa che provoca un brivido a Chernik. I padroni di casa spingono e incredibilmente trovano il pari. Babovic difende bene palla e apre sulla sinistra, il terzino Petrovic crossa e trova la sfortunata deviazone di Zhavnerchik: uno a uno. Pareggio molto fortunato, la partita ne guadagna e Chernik deve spesso lavorare in uscita – stile notoriamente bruttino ma stasera non combina disastri – il Partizan cerca i due gol che lo separamp dai gironi di Champions League. Aleksandr Karnitskiy, entrato nel secondo tempo, sfiora l’ennesimo colpo del ko, a infuocare gli ultimi secondi c’è il gol di Saponjic al minuto 93 ma non c’è tempo per piazzare il terzo. Il Bate Borisov va ai gironi di Champions League, dove ormai è di casa, il Partizan può alimentare rimpianti per essersi svegliato così tardi. La differenza tra le squadre c’è e si è vista ma le sorprese sono sempre dietro l’angolo. A patto di crederci. La squadra di Belgrado non ci ha creduto.

Paolo Bardelli

Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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