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Milsami Orhei-Saint Etienne 1-1, Hamouma croce e delizia

Non va oltre l’1-1 il Saint Etienne in casa dei campioni di Moldavia del Milsami Orhei, per l’occasione di scena nella capitale, a Chisinau. I francesi perdono così l’occasione di chiudere il discorso qualificazione alla fase a gironi dell’Europa League già all’andata e di concentrarsi sull’impegno in campionato col Lorient, al termine di una partita davvero rocambolesca ma che tiene ancora in vita i moldavi. Il Milsami Orhei, tra l’altro, sta vivendo un’estate da sogno: la gran vittoria nel secondo turno preliminare di Champions League contro il favoritissimo Ludogorets Razgrad ha fatto scalpore e non è bastata l’eliminazione per mano dello Skenderbeu a smorzare gli entusiasmi.

La differenza tecnica tra le due compagini, come da previsioni, è risultata essere enorme. Il Saint Etienne, che prosegue in un difficile inizio di stagione (nessuna vittoria nelle ultime quattro uscite ufficiali), ha subito l’occasione di portarsi in vantaggio: al 15′ Corgnet, preferito da Galtier a Clement e di gran lunga il migliore in campo (più volte pericoloso in zona gol e motorino instancabile a centrocampo), si procura un calcio di rigore che Hamouma si fa respingere dal portiere di casa, Mitu (bravo anche su una punizione calciata da Assou-Ekotto). Poco male, il vantaggio arriva prima dell’intervallo, al 40′: bello il diagonale di prima di Roux, Mitu stavolta non riesce a trattenere e proprio Hamouma ribadisce in rete il vantaggio dei verts.

Sembra il preludio di una tranquilla serata in Moldavia (fu così due anni fa sempre contro il Milsami Orhei, doppio 3-0 in un altro preliminare di Europa League), invece alla fine l’1-1 può andare anche bene al Saint Etienne. Al 52′, infatti, è ancora Hamouma a salire alla ribalta: la punta ex Caen alza troppo il piede, Rassulov è colpito al volto, rosso diretto. La beffa è completata dal pareggio di Cojocari sugli sviluppi della punizione seguente al fallaccio. Alla prima occasione i moldavi beffano Ruffier. L’ASSE si aggrappa a Corgnet e riesce a limitare i danni in una serata che sarebbe potuta diventare catastrofica. Ma al ritorno saranno vietati cali di concentrazione come accaduto stasera e nel turno precedente contro i romeni del Targu Mures.

Alfonso Alfano

Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.

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