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West Ham-Sunderland 1-0: non dire gatto se non ce l’hai nel… Sakho!

WEST HAM-SUNDERLAND – Benvenuti ad Upton Park, stadio rovente dove quest’oggi si incontrano due squadre dalle gambe freddine. West Ham e Sunderland si presentano all’appuntamento odierno in uno stato di forma non esaltante, ma tra le due compagini sono sicuramente i Black Cats a passarsela peggio. Il 4-0 subito dall’Aston Villa è costato la panchina a Gus Poyet, la classifica piange e il rischio retrocessione è più che reale. Burnley e Leicester oggi hanno perso, Dick Advocaat (clicca QUI per saperne di più) ha una buona occasione per iniziare con il piede giusto la sua avventura al timone biancorosso. I Black Cats vogliono un po’ di serenità, il West Ham invece sembra aver detto addio ai sogni di gloria. L’avvio di stagione aveva fatto sperare in un piazzamento europeo ma al momento la squadra di Allardyce sembra fuori dai giochi. Qualche malumore negli ultimi giorni, voci che vogliono Big Sam destinato a far i bagagli. La vittoria è la migliore medicina, entrambe le squadre hanno malanni da archiviare.

Sette giri di lancette, stop e tiro di Wickham, tutto bello ma la conclusione centra in piedo Adrian. E’ la prima occasione di West Ham-Sunderland. La gara di Brown dura solo dieci minuti, il difensore lascia il campo piano piano accompagnato dai fischi di Upton Park, Advocaat manda in campo Santiago Vergini. Il tecnico olandese aveva confermato in blocco la difesa martoriata dai Villans la scorsa settimana, scelta mirata a preservare lo spogliatoio. Sakho molto attivo, il West Ham spinge bene dalla sua parte, tentativo di testa al 18esimo: fuori. Con il passare dei minuti il Sunderland cresce in convinzione, complice il calo degli Hammers dopo un avvio positivo. Alla mezz’ora però i padroni di casa si fanno ancora vivi dalle parti di Pantilimon, grande conclusione di Song che saggia i riflessi del portiere. Il primo tempo di West Ham-Sunderland non rimarrà negli annali, i Martelli hanno fatto di più, da registrare anche una ghiotta occasione per Defoe.

Dentro Cole al posto di Davis, Allardyce passa al centrocampo a rombo per rendere più incisiva la manovra. Mossa che dà i suoi frutti perché i Martelli battono forte, al 64esimo protesta Nolan per un contatto con Vergini, il rigore potrebbe pure starci ma l’arbitro è di un altro avviso. Il Sunderland fa di tutto per contenere le ondate avversarie e ci riesce, fare punti oggi è importante per tutto l’ambiente. Esce Fletcher ed entra Adam Johnson, bordate di fischi piovono su di lui. Il centrocampista del Sunderland sta vivendo un periodo difficilissimo, libertà su cauzione da poco rinnovata, a inizio mese l’arresto per presunti rapporti sessuali con una minorenne. Al 77esimo Adrian vola per intercettare la legnata da fuori di Van Aanholt, splendido intervento sebbene la palla fosse destinata a mancare lo specchio. A dieci dal termine esce Nolan, la fascia passa al braccio di Noble, in campo Nene. I Martelli tirano ancora per la giacchetta il signor Mason, tocco di mano di Johnson, proprio lui. Si gioca. La gioia del gol è solo rimandata e la ottiene quello che la merita di più, parliamo di Diafra Sakho. A due dal termine, quando la gara sembrava ormai avviata verso il clean sheet, Nene di testa serve Noble che mette in movimento il senegalese, spietato nel batter Pantilimon sul palo lontano. Pochi secondi dopo Sakho Allardyce offre a Sakho gli applausi di Upton Park, ottima gara la sua, i quattro di recupero non cambiano il risultato. Il Sunderland non si è comportato male, da sottolineare l’abnegazione, i padroni di casa hanno però meritato questo successo.

Paolo Bardelli

Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.

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