Il Rayo Vallecano di Paco Jémez torna a trionfare a Vallecas dopo quasi tre mesi (ovvero dal 2-1 al Celta dello scorso 23 novembre) e lo fa contro il Villarreal, contro cui non vinceva da oltre 14 anni. Il Submarino amarillo, in vista degli impegni europei, scende in campo pieno di seconde linee e rimedia la terza sconfitta esterna consecutiva.
Marcelino, con qualche assenza di troppo (Bruno e Jonathan gli ultimi arrivati in infermeria, mentre è tornato disponibile Mario Gaspar dopo aver lasciato in dieci i suoi compagni al Camp Nou) e con la testa all’Europa, preferisce Dorado a Musacchio, Rukavina a Jaume Costa, il giovane debuttante Sergio Marcos a Trigueros, Joel Campbell e Moi Gómez sulle ali e Giovani e Gerard Moreno in avanti. Paco Jémez risponde con un 4-2-3-1 che ha in Leo Baptistão la punta di diamante, raffinata da Licá, Kakuta e Alberto Bueno.
Ma a Vallecas regnano noia e miseria: i padroni di casa la mettono sul piano del palleggio, spesso sterile, a volte impreciso come quando regalano la palla che Giovani si mangia a tu per tu col portiere, pur creando comunque qualche buona chance. L’equilibrio non si rompe, il Villarreal fa fatica a impostare, molti dei giocatori schierati da Marcelino scendono in campo per la prima volta assieme, l’alchimia dei titolari sembra un lontano ricordo. Se Giovani da una parte e Leo Baptistão dall’altra mettono sull’attenti i guardiani della porta avversari, la sensazione è comunque quella di due squadre corte che non vogliono esporsi e mostrare il fianco al nemico.
Nella seconda parte gli ospiti partono bene ma a sbloccare il risultato ci pensa Alberto Bueno che, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, trova lo spazio per sfuggire alla marcatura di Moi Gómez e battere Asenjo da due passi. Per la seconda volta in campionato il Rayo va in vantaggio a Vallecas, non accadeva da novembre contro il Celta Vigo. Così Marcelino pensa di recuperare il match mandando in campo i carichi pesanti: Chéryshev, Vietto e Trigueros. E l’inerzia si sposta dalla parte del Sottomarino giallo, ma su contropiede arriva il raddoppio dei madrileni: Licá tocca il fondo e mette al centro per Kakuta che anticipa la diagonale di Mario.
Nel tratto finale di partita c’è appena tempo per un palo di Vietto e una botta in testa a Chéryshev che termina l’incontro con una vistosa fasciatura al capo. Alla fine la situazione è chiara: la rosa del Villarreal non è attrezzata per lottare su tre competizioni e, vista la temibile concorrenza di Valencia e Siviglia per la quarta piazza e il considerevole distacco sul Málaga a sei punti, adesso le energie verranno risparmiate per il fronte europeo.
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