I secondi 45 minuti di dominio parigino valgono però a Blanc soltanto il pareggio che, per la terza volta in stagione, vuol dire sorpasso mancato in vetta: merito anche di un Anthony Lopes paratutto, altro emblema del vivaio stellare del Lione.
L’OL, d’altronde, non ha l’organico dei ricchi contendenti e Fournier si è trovato con gli uomini contati per la partita più importante del campionato. A Lacazette si sono aggiunti Bisevac e Dabo, oltre agli infortunati di lungo corso come Fofana e Grenier. Dal primo minuto si è rivisto così Gourcuff dietro l’inedita coppia formata dal rientrante N’Jie e Fekir. Blanc ha scelto, dal suo canto, la difesa tutta brasiliana con Marquinhos terzino destro, Motta ha vinto il ballottaggio con Cabaye, in avanti il tridente titolare Lucas-Ibra-Cavani col pocho Lavezzi ad immalinconirsi in panchina.
Gerland traboccante d’entusiasmo, partita che si accende al 10′: prima Tolisso colpisce un palo con una conclusione velenosa dai 25 metri, poi Ibrahimovic (a cui in precedenza era stato annullato un gol) serve un pallone d’oro a Cavani dopo il regalo di Gonalons ed essersi bevuto Umtiti con una finta: il Matador trova però davanti a sé, e non sarà l’unica volta nella serata, Anthony Lopes in uscita bassa degna di un kamikaze.
Possesso palla subito appannaggio del Psg (già al 45′ si sfiora il 70%) ma la circolazione, come d’altronde quasi sempre quest’anno, è lentissima. Verratti delizia con qualche giocata d’alta scuola ma spesso sbaglia anche appoggi semplici, Motta non è di certo un fulmine di guerra, Matuidi non può sfruttare la sua cavalcata. Ibrahimovic, poi, è impreciso quando viene a prendersi il pallone quasi in cabina di regia. Insomma, bruttissima immagine del Psg.
I parigini, però, sfiorano nuovamente l’1-0 al 22′: sugli sviluppi di un corner, e dopo la spizzata di Cavani, David Luiz si ritrova praticamente solo, e in area piccola, davanti alla porta sguarnita ma – tra l’incredulità generale – spedisce a lato di testa. Il Lione non perdona e passa al 31′, dopo un’azione corale davvero sorprendente: partecipano praticamente tutti alla manovra, alla fine Fekir controlla un pallone in area e riesce a beffare la triplice marcatura liberando al tiro N’Jie, il camerunense non sbaglia davanti a Sirigu.
I primi venti minuti della ripresa sono però un assedio del Psg. Impressionante l’impatto offensivo degli uomini di Blanc che schiacciano la capolista della Ligue 1 nella propria area di rigore. Il Lione fatica anche solo a passare la metà campo, di colpo scompaiono Fekir e tutti gli incursori di centrocampo. Si erge allora a protagonista Anthony Lopes: prodigioso il portiere di casa su due colpi di testa di Ibrahimovic (entrambi i cross di Maxwell), attento sulla conclusione di prima di Cavani e in uscita ancora sul Matador, in preda ad una crisi di nervi.
Diciamocela tutta, il pareggio lo merita eccome la truppa di Blanc e lo agguanta al 66′. Rose interviene in scivolata, in modo scomposto, su Verratti e l’arbitro assegna il rigore. Clamorosa la parata di Lopes sul tiro angolato di Ibrahimovic, ma l’arbitro Turpin fa ripetere: stavolta lo svedese insacca nel set, furibonde le proteste dei padroni di casa (ammoniti per proteste Gonalons e Fekir). Raggiunto il pari, il Psg si spegne nuovamente: incredibile davvero questi cali di tensione dei capitolini che, con l’avversario alle corde, hanno preferito tornare a giocare al piccolo trotto invece di affondare il colpo del k.o. Non bastano nemmeno gli ingressi di Cabaye e Lavezzi per ravvivare la situazione è anzi il Lione a rifarsi vivo dalle parti di Sirigu col neo-entrato Benzia.
I minuti finali scorrono così senza particolari emozioni, finisce 1-1. Dopo quella che poteva essere una “giornata terremoto”, alla fine la situazione resta invariata: Lione primo, a +2 sulla coppia formata da Psg e Marsiglia. Prossima giornata con Psg-Caen (sabato alle 16) e Lorient-Lione (domenica alle 21).
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