ATLETICO MINEIRO OLIMPIA. 58mila spettatori e un ambiente da brividi: l’Atletico Mineiro è riuscito nell’impresa di rimontare lo 0-2 subito ad Asuncion, contro l’Olimpia, nella finale d’andata e a vincere, ai calci di rigore, la prima Coppa Libertadores della propria storia (guarda qui gli highlights). Ancora una volta è protagonista il portiere Victor, così come Ronaldinho, Jo e Bernard non hanno deluso le aspettative riuscendo a ribaltare una situazione che, dopo la trasferta in Paraguay, sembrava compromessa.
I primi minuti sembrano il preludio a un assedio dei brasiliani: Tardelli e Jo sprecano due buone occasioni, il pubblico – se possibile – entra definitivamente in partita. Al quarto d’ora, però, gli ospiti sfiorano il vantaggio: Silva, autore del bellissimo 1-0 dell’andata, impegna Victor in una parata d’istinto, coi piedi, che salva l’Atletico. Il CAM si spaventa, la manovra diventa improvvisamente più lenta e prevedibile. Qualche spunto di Ronaldinho, sì, la voglia di Tardelli, ok, ma l’Olimpia fino al 45′ non corre particolari pericoli.
A inizio secondo tempo, dopo nemmeno 50 secondi di gioco, il gol che riapre i giochi: cross di Rosinei, clamoroso liscio di Pittoni, girata di prima vincente di Jo che sigla il settimo gol nella Libertadores e manda in visibilio lo stadio.
Gli uomini di Cuca spingono sull’acceleratore, vogliono subito il raddoppio e, in effetti, sono subito Tardelli e ancora Jo ad andare vicinissimi alla segnatura. Dopo la sfuriata, l’Atletico rifiata: l‘Olimpia comincia nuovamente a uscire in contropiede, i minuti passato e i paraguaiani sono sempre più a loro agio in campo. A otto minuti dal termine, Martin Silva ha l’opportunità di chiudere la contesa: in contropiede supera Victor in uscita disperata, con la porta semivuota cerca di aggiustarsi il pallone sul destro ma scivola clamorosamente. Il finale è infuocato: prima viene espulso Manzur, difensore dell’Olimpia, per doppia ammonizione, poi c’è una serie di mischie mozzafiato nell’area ospite.
In una di queste, spunta la testa di Leonardo Silva che insacca e manda la finale ai supplementari.
L’Olimpia, stanco e con l’uomo in meno, rischia più volte il k.o.: Rever colpisce l’incrocio dei pali, l’Atletico spinge fino al 120′ trascinato da un Ronaldinho in palla. I rigori sono una liberazione per i paraguaiani, condannati però dagli errori di Miranda e Gimenez. E Ronaldinho, col suo Atletico Mineiro, può festeggiare: diventa l’ottavo giocatore nella storia a riuscire nella doppietta Champions-Libertadores. Appuntamento in Marocco, a dicembre, col Mondiale per Club.
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