Sinner contaminato di nuovo: sta volta la squalifica è lunghissima | Si attende il comunicato della WADA
Jannik Sinner al centro delle polemiche - Wikicommons - Tuttocalcioestero.it
Il caso del Clostebol continua a perseguitare Jannik Sinner: il tennista altoatesino corre il rischio di subire un’altra pesante squalifica
Uno spettro di cui Jannik Sinner non riuscirà mai più a liberarsi. Continua purtroppo a tenere banco la vicenda del Clostebol, l’ormai celebre pomata contente steroidi anabolizzanti di cui furono trovate tracce nel sangue del tennista altoatesino per cause del tutto indipendenti dalla sua volontà.
Le ultime dichiarazioni rilasciate da Nick Kyrgios, l’australiano diventato il nemico numero uno Sinner, hanno rinfocolato nuove polemiche. “La storia del Clostebol per me non sta in piedi. È evidente come abbiano cercato di proteggerlo“.
Appena qualche istante dopo queste parole su Kyrgios si sono abbattute le contumelie dei tantissimi tifosi di Sinner tornati ad attaccare l’australiano, in particolare sulle piattaforme social. Sta di fatto che l’attuale numero 2 del ranking Atp non riesce più a liberarsi di questo fantasma.
In realtà il campione uscente di Wimbledon non sembra curarsi più di tanto delle sparate dialettiche dei suoi nemici: la mente e lo spirito sono rivolti esclusivamente ai prossimi impegni agonistici, a partire dall’Atp 500 di Vienna per finire con le Atp Finals di Torino.
Sinner e il fantasma del doping, un incubo senza fine
In questi giorni il tennista di San Candido si trova a Riad in Arabia Saudita per disputare il più ricco torneo di esibizione al mondo, il ‘Six Kings Slam’, a cui prendono parte i migliori giocatori del mondo. Un buon allenamento in vista dell’impegnativo finale di stagione.
Proprio nella capitale saudita è accaduto un fatto che ha nuovamente scatenato gli ‘haters’ di Sinner in relazione alla vicenda del Clostebol. Dopo il match vinto facilmente contro Tsitsipas un ragazzo dagli spalti è sceso in campo per chiedere a Sinner se fosse disposto a regalargli la sua felpa della Nike.

Il ‘giallo’ di Riad, Sinner di nuovo nella bufera
Un istante dopo è intervenuto un bodyguard della sicurezza che ha prelevato di peso il giovane portandolo subito via. Questa vicenda ha scatenato un acceso dibattito in particolare sui social. Il video dell’accaduto è stato pubblicato dal Dnadatennis dove ad animare la discussione è stato il commento di un utente: “Dopo il casino del Clostebol io non stringerei mai la mano a nessuno“. Come se fosse ancora concreto il rischio di una contaminazione con l’ormai nota pomata dopante.
Si tratta di autentiche paranoie, anche perché Sinner da qualche tempo a questa parte presta molta più attenzione a tutto quello che gravita intorno a lui, compresi i dettagli all’apparenza insignificanti. La paura di ‘essere contaminati‘ stringendogli la mano è del tutto infondata.
