Non solo Leoni: maledizione crociati per l’Italia | La nazionale perde l’ennesimo talento
Giovanni Leoni- fonte lapresse- tuttocalcioestero.it
Il difensore centrale azzurro non è l’unico giovane talento italiano ad essersi rotto il crociato: arriva una nuova mazzata per la nostra nazionale.
Per un calciatore la rottura del crociato è senza dubbio uno dei peggiori infortuni di cui si possa rimanere vittima. I tempi di recupero, nonostante la grande innovazione per le cure e la riabilitazione, sono sempre molto lunghi, tanto che spesso e volentieri chi patisce tale problema ha bisogno di almeno un anno per tornare ai livelli precedenti. Allo stesso modo poi non si sa in quali condizioni si torna dopo la rottura del legamento, e spesso i calciatori non sono riusciti mai a rendere come prima.
Proprio sul tema crociati nei giorni scorsi abbiamo sentito parlare per quanto accaduto al giovane Giovanni Leoni. Il difensore acquistato in estate dal Liverpool, ha giocato per la prima volta in coppa di Lega con la maglia dei Reds, disputando una grande partita, ma dopo 80 minuti di gioco è crollato a terra, tenendosi il ginocchio.
Fin da subito le impressioni sono state terribili, poi però la conferma ha gelato sia lui che il club inglese. Per Leoni si tratta della rottura del crociato, e con tutta probabilità rivedrà il campo solo il prossimo anno. Una mazzata dunque, che però purtroppo non è l’unica per il calcio italiano e per la nazionale azzurra.
Non solo Leoni: è dramma crociati per l’Italia
Quello di Giovanni Leoni però è l’ennesimo crociato rotto per un calciatore giovane italiano di belle speranze. Nel corso degli ultimi anni infatti l’elenco di questi giocatori che hanno patito tale infortuni è davvero molto lungo.
Da Federico Chiesa a Riccardo Calafiori, passando per i vari Nicolò Zaniolo, Gianluca Scamacca e Giorgio Scalvini. Quasi un’intera squadra dunque, che ha sollevato dei dubbi davvero clamorosi.

E’ una sorta di pandemia
Un tiktoker, tale alfredomarabese, ha parlato di questa situazione crociati per i calciatori italiani. E addirittura ha ipotizzato una sorta di pandemia a tal senso, che faccia rompere i legamenti ai nostri giovani calciatori.
Più seria però è stata la critica alle nostre infrastrutture, che forse non sono adeguate e comportano questi problemi ai giocatori. La speranza dunque è che nessun’altro, italiano e non, rimanga vittima di questo problema.
