Nazionale, Lazio e uno scudetto: il destino crudele gli toglie la vita | È morto per uno stupido scherzo

Lazio 1974-75 (Wikipedia) - Tuttocalcioestero.it
L’esperienza in Nazionale, la militanza nella Lazio e la conquista di uno storico scudetto. La sua tragica fine ha lasciato tutti senza parole.
Una carriera costellata da gioie e successi, partita dai campi polverosi della periferia ed una fine tragica prima dei 30 anni. La vicenda che andiamo a raccontare narra le gesta di un calciatore che ha legato la sua carriera alla maglia della Lazio, fino a trovare la morte precocemente e con una dinamica tanto crudele quanto assurda.
I primi calci al pallone risalgono ai primi anni ’60 del secolo scorso, nella periferia di Milano. La prima squadra importante a tesserarlo è invece la Pro Patria. Nel sodalizio di Busto Arsizio il nostro protagonista si mette in luce come leader in mezzo al campo, venendo aggregato stabilmente alla prima squadra lombarda a partire dalla stagione 1968-69.
L’exploit nelle fila dei biancoblu non sfugge agli osservatori di mercato ed il centrocampista dopo una stagione da protagonista con la Pro Patria verrà chiamato da Tommaso Maestrelli al Foggia. Con la squadra pugliese il calciatore continua a crescere e festeggia anche la promozione in Serie A, al termine della stagione 1970. Durerà solo un anno la permanenza dei Satanassi nella massima serie italiana, ma basterà per fargli segnare la prima rete in Serie A.
Dopo due anni lo stesso Maestrelli lo richiamò a Roma, sponda biancoceleste. Nella Lazio diventerà un punto di riferimento, fino a toccare l’apice della sua carriera al termine della stagione 1973-74, quando i biancocelesti conquistarono il primo scudetto della loro storia.
I successi con la Lazio e la tragica morte
Stiamo parlando di Luciano Re Cecconi, uno dei calciatori simbolo della prima vittoria del campionato della Lazio. Nella stagione successiva allo scudetto il calciatore collezionò anche due presenze con la Nazionale italiana.
Nella stagione 1975-76 la situazione in casa biancoceleste rischiò di naufragare, dopo l’addio al tecnico Maestrelli ed alla punta Giorgio Chinaglia. Ma la Lazio si salvò al fotofinish, grazie ad una migliore differenza reti che condannò l’Ascoli.

La crudele fine di Re Cecconi
L’ultima partita giocata risale al campionato 1976-77, quando subì un grave infortunio alla terza giornata di campionato.
La morte avverrà nel gennaio del 1977, in un tragico avvenimento in una gioielleria. Il calciatore aveva accompagnato un compagno di squadra in un negozio in zona Collina Fleming e, forse per uno scherzo che mirava a simulare una rapina, finì freddato dal titolare dell’azienda.