Uno scudetto, 2 Mondiali e… l’amicizia con Mussolini | Si è portato tutti i segreti nella tomba

Uno scudetto, 2 Mondiali e… l’amicizia con Mussolini | Si è portato tutti i segreti nella tomba

Italia 1938 (Wikipedia) - Tuttocalcioestero.it

La vittoria di uno scudetto, due Coppe del Mondo e l’amicizia particolare con Benito Mussolini. Si è portato tutti i misteri nella tomba.

Negli annali del calcio italiano ci sono tante storie che potrebbero sembrare la sceneggiatura di un film. Una in particolare ci riporta indietro fino agli anni ’30, descrivendo le gesta di un fortissimo calciatore che fece la storia sia con i club che con la maglia della nazionale azzurra.

Un secolo fa i sistemi di gioco calcistici erano ben diversi rispetto agli standard attuali, soprattutto per quel che riguarda moduli ed i ruoli in campo dei calciatori. Proprio a cavallo tra gli anni ’20 e ’30 del secolo scorso avvennero grandi cambiamenti nel modo di giocare il pallone, passando da una filosofia basata su lanci lunghi dalla difesa a quella più moderna fondata sul possesso palla.

All’interno degli scossoni tattici del secolo scorso, in Italia si distinse nel ruolo di terzino un calciatore nato nei primi del ‘900, che si toglierà tante soddisfazioni sia con la maglia dei club che con quella della nazionale italiana. Gli azzurri guidati da Vittorio Pozzo sono stati in grado di vincere due Mondiali consecutivi, circostanza mai più ripetutasi nella storia della squadra azzurra.

Uno dei protagonisti dei due campionati mondiali vinti, aveva già conosciuto la gloria nei confini nazionali. L’ex terzino vinse lo scudetto della stagione 1928-29 con la maglia del Bologna.

Il Bologna, la Nazionale e Mussolini

Parliamo di Eraldo Monzeglio, prima calciatore poi allenatore in varie squadre italiane. La sua carriera parte a Casale Monferrato, per poi vederlo militare al Bologna e chiudere la carriera nella Roma. Oltre alle vittorie sul campo nella sua carriera c’è stato anche un forte legame con Benito Mussolini. Il calciatore conobbe i suoi figli a Riccione, dove insegnava tennis.

Nella sua esperienza a Roma il calciatore strinse un forte legame con la famiglia del duce italiano, con il quale passava molto tempo giocando a tennis a Villa Torlonia.

Eraldo Monzeglio con l'Italia
Eraldo Monzeglio (Instagram) – Tuttocalcioestero.it

Il legame tra il terzino e Mussolini

Ma il calciatore sfruttò questo rapporto di forte amicizia per salvare molte vite all’epoca. Il terzino si adoperò per facilitare la fuga di famiglie ebree e salvaguardare la vita di diversi oppositori politici al fascismo.

Monzeglio salvò anche la vita del collega Peruchetti, che prima di diventare portiere di Inter e Juve faceva il partigiano. L’ex terzino, nonostante conoscesse tantissimi risvolti della storia politica italiana, non parlò mai pubblicamente delle sue vicende.