Talento generazionale e futuro della nazionale italiana: la sua carriera è finita a 26 anni | “Lo abbiamo rovinato”

Maglia Italia (LaPresse) - Tuttocalcioestero.it
Da talento della sua generazione a promessa della nazionale italiana, fino all’anonimato a 26 anni. Ecco le tappe ricostruite dall’ex tecnico.
Di talenti persi nel corso della carriera è piena la storia del calcio, fin dagli albori dello sport più amato al mondo. In questo caso parliamo di un calciatore che in tenera età era considerato un vero e proprio talento generazionale, tanto da venir regolarmente convocato nella nazionale italiana giovanile.
Ma la carriera dell’attaccante, che sembrava promettere faville nel corso degli anni, a soli 26 anni si può già considerare finita. Le tappe di crescita di un giovane calciatore dipendono da tanti e diversi fattori, non solo dalle capacità tecniche ed atletiche del giocatore.
La gestione da parte di grandi società, la pressione a cui un giovane può andare incontro ben prima della maggiore età, e la capacità di rispondere agli eventi da parte del calciatore possono fare tutta la differenza del mondo. In questo caso affrontiamo l’esempio di una giovane promessa del calcio italiano, che militò anche con la nazionale under 16, ora finita nel completo anonimato.
Parliamo di quello che venne considerato un vero e proprio golden boy del calcio italiano. Non può essere un caso che l’autorevole The Guardian nel 2015 lo inserì nella lista dei migliori calciatori under 18. All’epoca l’ex talento militava nelle fila giovanili del Milan.
Da promessa generazionale all’anonimato
A parlare della promessa mancata nel mondo calcistico rossonero è stato Filippo Galli, ex difensore e dirigente del settore giovanile del Milan.
L’ex calciatore ha parlato al podcast Centrocampo, di quello che era considerato da più parti un talento pronto ad esplodere nel calcio italiano, ma di cui ad oggi non ci sono tracce nel mondo professionistico.

Da golden boy del Milan a svincolato
Parliamo dell’attaccante classe ’98, Hachim Mastour. Quando aveva 14 anni il calciatore viene acquistato dal Milan, che lo soffia all’Inter, dalla Reggiana. Nonostante le grandi promesse che lo hanno accompagnato nei primi anni di militanza in rossonero, oggi a 26 anni è svincolato.
Filippo Galli ha così ricostruito la parabola dell’ex talento rossonero, parlando di grosso errore commesso nella crescita del ragazzo: “Era un giocatore che fa la differenza, aveva giocate straordinarie. Ma c’è un però. Decidiamo di alzarlo nella categoria superiore, fa qualche spezzone con l’under 17 e nel derby di categoria l’allenatore decide di non farlo giocare. La mattina mi chiamano e mi dicono che non farlo giocare andava in contrasto con la volontà della società. Il mister decide di farlo giocare e perdiamo la partita.”