Roma, Torino e Nazionale: un talento sprecato per i troppi eccessi | “Beveva e faceva tardi”

Torino (Instagram) - Tuttocalcioestero.it
La Roma, il Torino e le tante apparizioni in Nazionale. Spunta il retroscena sul talento sprecato dai troppi eccessi.
Tante volte nel calcio si sente parlare di genio e sregolatezza. La lista dei fuoriclasse famosi anche per gli eccessi fuori dal campo è decisamente corposa. Basti pensare a due calciatori entrati nella storia dello sport più amato al mondo, come Diego Maradona e George Best.
Due nomi che non hanno certo bisogno di presentazioni e rimasti nella memoria collettiva anche per quanto accaduto a livello di cronaca. Talenti micidiali in campo e personalità fuori dalle righe oltre al rettangolo verde che ritraggono alla perfezione il concetto di campione fuori dagli schemi.
Più vicino ai nostri giorni possiamo citare i casi di Adriano e Mario Balotelli. Il brasiliano sembrava destinato a restare nella storia del calcio dopo quanto fatto vedere con le maglie del Parma e dell’Inter. Al contrario l’Imperatore si è perso completamente in campo, basti pensare all’esperienza anonima alla Roma, fino a concludere la carriera a 34 anni.
Come non citare anche Antonio Cassano, ex giallorosso come Adriano, che con i suoi comportamenti fuori dagli schemi ha portato a coniare il termine cassanate riferito agli atteggiamenti spesso provocatori assunti nell’arco della sua carriera.
Dalla Roma al Torino fino al ritorno in patria
E c’è un altro talento passato dalle parti di Trigoria che finisce nella lista dei talenti fuori dalle righe. A parlare dei suoi eccessi è stato un ex dirigente sportivo, che ha lavorato con tantissime squadre tra le quali anche la Roma e l’Inter.
Parliamo di Walter Sabatini, dirigente calcistico che ha legato la sua carriera alla scoperta di nuovi talenti in giro per il mondo. L’ultimo incarico del dirigente umbro è stato alla Salernitana, squadra dalla quale si è separato nel giugno del 2024.

Sabatini a ruota libera su Radonjic
L’ex ds della Roma, in una lunga intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, ha parlato anche del fantasista serbo Nemanja Radonjic. L’attaccante classe ’96 è tornato a giocare in patria nello Stella Rossa, dopo aver militato per due stagioni nel Torino.
Sabatini parlando del serbo ha svelato: “Un fenomeno vero ma sconclusionato. A 16 anni già devastato nella testa, beveva, faceva tardi.” Per il fantasista, che adesso sta ritrovando spazio e fiducia nel club serbo, anche 44 presenze con la Nazionale maggiore.