Arbitro lungo percorso (ANSA) - Tuttocalcioestero.it
Molti giovani vivono con il sogno di poter diventare arbitri di calcio, magari raggiungendo anche la Serie A. Ecco cosa dovete fare.
Quando si è bambini, è normale sognare e sperare di poter lavorare ad alti livelli, in qualsiasi ambito della vita, a cominciare dallo sport. Diventare calciatore è ovviamente l’obiettivo primario, ma ci sono tanti altri lavori collegati a questo mondo che possono essere molto allettanti. C’è anche chi sogna di poter diventare arbitro di Serie A, arrivando così a dirigere i match che ogni settimana seguiamo con passione di fronte alla televisione.
Ovviamente, sono pochi coloro i quali riescono a realizzare il proprio obiettivo, magari divenendo anche arbitri internazionali, come il nostro Daniele Orsato e molti altri. Ebbene, per diventare arbitri occorre prima di tutto iscriversi e frequentare il Corso Arbitri, tenuto da arbitri esperti della sezione AIA, che ha una durata media di due mesi, per due volte alla settimana. A questo corso possono prendere parte persone che hanno un’età compresa tra i 14 ed i 40 anni. Andiamo a scoprire, nel dettaglio, cosa occorre fare per poter arrivare in Serie A.
Come in ogni mestiere, è necessario partire dal basso anche per chi ha il sogno di allenare in Serie A, iniziando a dirigere, una volta superato il corso iniziale, le partite delle categorie inferiori, come le giovanili, ricordando che per ottenere la qualifica è necessario superare un esame vero e proprio. Occorre poi iniziare una scalata che parte, come detto, dalle categorie più basse, ed è importante ben figurare davanti agli osservatori, che sovente si recano sui campi di provincia per riuscire a scovare qualche promessa in termini di arbitraggio. Occorre lavorare con pazienza e subire senza reagire le angherie dei giocatori, dei loro genitori, amici e parenti, mostrando grande capacità di non farsi condizionare dagli agenti esterni.
Tra le caratteristiche principali, si viene valutati per la condizione atletica, gli spostamenti sul campo, il rapporto con i giocatori, ma anche per come si applicano le regole ed i vari provvedimenti disciplinari. Tutto ciò viene poi messo a referto tramite una votazione, e più è alta, maggiori sono le possibilità di passare di categoria. Dalla promozione in poi gli osservatori sono regionali e nazionali, ed è importante impressionare subito coloro che ci devono valutare. Infatti, se a 25 anni si allena ancora in Eccellenza, raggiungere la Serie A sarà quasi impossibile. Dunque, la differenza va fatta sin da quando si è più giovani in assoluto.
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