Il Barcellona si prepara ad affrontare l’Osasuna, con la consapevolezza che ogni punto potrebbe rivelarsi decisivo nella corsa al titolo. La squadra di Hansi Flick guida la classifica con un vantaggio minimo su Atletico Madrid e Real Madrid, rendendo il match di sabato un banco di prova cruciale. E proprio in una partita di questa importanza, i blaugrana si aggrappano a una figura che, fino a qualche mese fa, sembrava fuori dal calcio giocato: Wojciech Szczesny.
Quando il 34enne portiere polacco ha accettato la chiamata del Barcellona lo scorso ottobre, pochi avrebbero immaginato un impatto così significativo. Il ritiro dalle scene sembrava definitivo, ma l’infortunio di Marc-André ter Stegen ha costretto il club a cercare una soluzione d’emergenza. Szczesny non solo si è rivelato affidabile, ma ha conquistato rapidamente un ruolo centrale nello scacchiere di Flick. La sua prestazione nella vittoria di Lisbona contro il Benfica, in inferiorità numerica, ha consolidato il suo status di titolare indiscusso.
“È fantastico”, ha dichiarato Flick alla vigilia della sfida contro l’Osasuna. “Ci ha aiutato tantissimo. Questo è il suo mestiere e lo fa alla perfezione. Ecco perché è il nostro numero uno”.
L’Osasuna non arriva al Camp Nou con intenti arrendevoli. La squadra di Jagoba Arrasate è stata la prima a infliggere una sconfitta al Barcellona in questa Liga, imponendosi con un sorprendente 4-2 a settembre. Un risultato che Flick non ha dimenticato.
“Era una situazione diversa, giocavamo fuori casa”, ha ricordato il tecnico tedesco. “Domani dovremo schierare la miglior formazione possibile. Il nostro livello di gioco è cambiato e sono ottimista per questa sfida”.
L’Osasuna ha dimostrato di poter mettere in difficoltà i catalani con un pressing aggressivo e una gestione accorta delle ripartenze. Flick lo sa bene: “Hanno pressato molto bene, soprattutto nei duelli individuali. Per noi fu difficile uscire dalla loro pressione. Stavolta dovremo farci trovare pronti”.
Con l’Atletico a un punto di distanza e il Real Madrid a tre lunghezze, il margine d’errore è minimo. Il Barcellona, nonostante gli alti e bassi stagionali, ha mantenuto una solidità crescente, supportata dalla sicurezza trasmessa dal proprio portiere.
“Essere positivi è fondamentale”, ha sottolineato Flick. “Se ti approcci alle partite con paura di sbagliare, il rischio di commettere errori aumenta. Noi sappiamo difendere bene di squadra e questo dovrà fare la differenza”.
Sabato, al Camp Nou, la posta in gioco sarà più alta del semplice riscatto per la sconfitta dell’andata. Sarà una prova di maturità, con Szczesny pronto a proteggere la porta blaugrana ancora una volta. E chissà che il destino di questa Liga non passi proprio dai suoi guantoni.
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