Brahim Diaz
Il primo atto del derby di Champions League si chiude con un 2-1 a favore del Real Madrid, che supera l’Atlético con le reti di Rodrygo e Brahim. Il gol di Julián Álvarez tiene vive le speranze dei colchoneros in vista della gara di ritorno, dove il Metropolitano decreterà chi avanzerà ai quarti di finale.
Il Bernabéu sapeva che il Madrid, reduce dalla sconfitta contro il Betis, non poteva permettersi passi falsi. E la squadra di Ancelotti ha risposto con immediatezza. Dopo appena quattro minuti, un’azione travolgente orchestrata da Valverde ha permesso a Rodrygo di bruciare Javi Galán, lasciare sul posto Lenglet e battere Oblak con un destro chirurgico. L’1-0 ha messo subito in discesa la serata per i blancos, con il brasiliano che ha continuato a tormentare la corsia sinistra dell’Atlético, costringendo la difesa rojiblanca agli straordinari.
Nonostante un Real più incisivo nei primi minuti, il collettivo di Simeone ha saputo resistere e aspettare il momento giusto per colpire. L’opportunità è arrivata al minuto 32, con una giocata individuale di Julián Álvarez: un destro potente che si è infilato nell’angolo, imprendibile per Courtois. L’1-1 ha cambiato l’inerzia della partita, con i colchoneros più sicuri nelle ripartenze e il Madrid costretto a riorganizzarsi.
Il secondo tempo si è aperto con l’Atlético più padrone del pallone, mentre il Bernabéu si lasciava andare a qualche mugugno. Ma poi, come spesso accade, la qualità individuale ha fatto la differenza. Brahim, schierato dal primo minuto in assenza di Bellingham, si è inventato una serpentina dentro l’area, eludendo Giménez e Barrios, prima di trafiggere Oblak con un destro rasoterra. 2-1 e nuovo vantaggio di Ancelotti.
Con l’Atlético costretto a inseguire, Simeone ha provato a cambiare il copione inserendo prima Gallagher e Nahuel Molina, poi sorprendendo tutti con l’uscita di Griezmann per inserire il difensore Le Normand. Dall’altra parte, Ancelotti ha risposto con l’ingresso di Modric per dare più ordine al centrocampo. Ma il punteggio non è più cambiato.
Nel finale, il Real ha preferito amministrare, mentre l’Atlético ha tentato l’assalto con la coppia Sørloth-Correa, senza però trovare lo spiraglio giusto. Nessuna rete negli ultimi minuti, ma solo la certezza che la resa dei conti arriverà nel ritorno al Metropolitano. Lì, tra il tifo infernale e una sfida ancora apertissima, si deciderà chi proseguirà il cammino in Champions League.
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